extrafunzionale
agg. Al di fuori delle funzioni abitualmente svolte.
• le particolari prerogative riconosciute al presidente della Repubblica ed al presidente del Consiglio (nonché agli altri ministri) di fronte alla giustizia penale, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, trovano specifico fondamento nella stessa Costituzione, o in leggi costituzionali. Le quali, invece, tacciono (con ciò escludendola) rispetto ad ogni altra eventualità di deroga al principio di eguaglianza a tutela di tali soggetti. A maggior ragione, dunque, si realizzerebbe una pericolosa forzatura, se si pensasse di disciplinare con legge ordinaria addirittura una ipotesi di sospensione dei processi per reati comuni, quindi extrafunzionali, addebitati ai «presidenti» in questione. (Vittorio Grevi, Corriere della sera, 30 giugno 2008, p. 1, Prima pagina) • Napolitano non sarebbe contrario al fatto che lo «scudo» venga esteso anche al Capo dello Stato per quanto riguarda i reati extrafunzionali ma sarebbe decisamente contrario al fatto che a deliberare la sospensione dei processi sia il Parlamento a maggioranza semplice, come prevede la nuova versione del Lodo. (Alessandro Bertasi, Tempo, 23 ottobre 2010, p. 4, Primo Piano) • L’ultima parola spetta ai giudici della Suprema corte (23 febbraio), ma il rinvio a un nuovo appello è inutile perché la prescrizione scade ad aprile. Singolare l’interpretazione totalizzante del segreto e la convinzione che le attività extrafunzionali degli 007 sono coperte dal segreto «a condizione che gli atti e i comportamenti degli agenti siano oggettivamente orientati alla tutela della sicurezza dello Stato». (L[iana] Mi[lella], Repubblica, 14 febbraio 2014, p. 21).
- Derivato dall’agg. funzionale con l’aggiunta del prefisso extra-1.
- Già attestato nella Stampa del 26 luglio 1997, p. 6, Interno.