exsanguino-trasfusione
Terapia che mira a sostituire la maggior parte del sangue di un individuo con quello di diversi donatori mediante un prolungato salasso e contemporanea trasfusione di uguale (o lievemente maggiore) quantità di sangue, oppure mediante ripetuti salassi alternati ad altrettante trasfusioni. Essa richiede grandi quantità di sangue da trasfondere. Si calcola infatti che per ottenere la sostituzione dell’85% della massa sanguigna (che è la percentuale di solito sufficiente per scopi clinici) occorra trasfondere una quantità di sangue pari al doppio della massa sanguigna del soggetto. L’e.-t. è utilizzata soprattutto nel trattamento della malattia emolitica del neonato da incompatibilità del fattore Rh.