Morales, Evo
Morales, Evo. ‒ Sindacalista e politico boliviano (n. Orinoca 1959), presidente della Bolivia dal gennaio 2006. La sua elezione ha rappresentato un cambiamento radicale nella storia del Paese, essendo M. il primo presidente appartenente alla comunità indigena nonché esponente di un movimento sindacale, segnatamente quello dei coltivatori di coca. È stato eletto con la promessa di governare in favore della maggioranza indigena, che ha sofferto secoli di discriminazione ed emarginazione nella storia della società boliviana. Il suo orientamento politico combina un’impostazione ideologica socialista con un forte richiamo ai valori tradizionali e all’organizzazione sociale andina. Durante il suo mandato ha ottenuto l’approvazione della riforma costituzionale, sancita da un referendum nell’agosto 2008, che stabilisce i diritti della maggioranza indigena del Paese, garantisce maggiore autonomia regionale e ridefinisce la Bolivia come una nazione «multietnica e multiculturale». Nel dicembre 2009 M. è stato rieletto presidente con larga maggioranza (64% dei voti). Ha così potuto continuare il suo programma di nazionalizzazioni nel settore energetico – in particolare dei giacimenti di gas – e impostare una riforma radicale del sistema pensionistico, provocando le forti proteste dell’opposizione. Sul piano internazionale, M. ha stretto rapporti di alleanza con gli altri leader latino-americani di ideologia socialista, in particolare il presidente del Venezuela H. Chávez e R. Castro a Cuba. Le relazioni con gli Stati Uniti sono invece spesso molto tese.