Rogers, Everett
Rogers, Everett. – Sociologo statunitense (Carroll, IA, 1931 - Albuquerque, NM, 2004), ideatore di un modello della diffusione delle innovazioni sviluppato negli anni Sessanta (Diffusion of innovations, 1962) ma rielaborato in maniera compiuta soltanto all’inizio del 21° secolo (5a edizione del volume, 2003). L’idea centrale è una concezione di tipo sociologico secondo cui l’innovazione viene comunicata utilizzando determinati canali di comunicazione (personali e mass media) dai membri di un contesto sociale lungo un preciso arco temporale. Secondo questo modello, il processo che rende la società permeabile a una tecnologia si fonda su due momenti chiave: adozione e diffusione. L’adozione di un’innovazione (tecnologica) riguarda le strategie decisionali che portano l’individuo a fare propria una particolare tecnologia, mentre la diffusione coinvolge un momento profondamente sociale. R. ricorre alla metafora del contagio per spiegare come dalla dimensione legata all’individuo si passi a quella legata alla società circostante: un passaggio cruciale è quello relativo ai modi attraverso cui una tecnologia viene comunicata, che possono seguire la rete dei contatti personali (sistema più efficace), oppure l’esposizione ai mezzi di comunicazione di massa (sistema meno efficace). Una volta innescati questi meccanismi di circolazione delle informazioni, l’andamento dell’adozione della tecnologia nella società nel tempo può essere descritto da una curva a campana, la quale, non solo rende conto di quello che si può definire il ciclo di vita di un’innovazione tecnologica, ma consente di raggruppare gli utilizzatori in una serie di gruppi sociali che condividono le stesse caratteristiche sociodemografiche e gli stessi atteggiamenti verso di essa. La teoria della diffusione delle innovazioni è stata criticata da molti punti di vista: alcuni la considerano uno strumento eccessivamente generico che non rende giustizia della specificità dell’innovazione tecnologica; altri hanno posto l’accento sul fatto che questa teoria è sì in grado di spiegare il successo delle tecnologie, ma spesso non riesce a dar conto del fallimento di alcune innovazioni.