EVENETO (Εύαίνετος)
Incisore siracusano, contemporaneo ed emulo di Cimone, considerato il più grande degl'incisori di monete dell'antichità. Nulla di più fine e grandioso ha prodotto l'arte della moneta sino ai nostri tempi, della magnifica effigie femminile, coronata di spighe o di alga, coi morbidi capelli, ondulati e alzati sulla nuca, posta sul medaglione di Siracusa, che costituisce il suo capolavoro. Di questi decadrammi si conoscono alcune varianti, che si distinguono per lo stile più o meno severo del tipo, per la varietà della firma, posta più o meno abbreviata sotto il collo, e per la presenza di un punto o d'una stella, o di un Δ, o d'una conchiglia in luogo della firma stessa. Di perfetta modellazione ed esecuzione, questi medaglioni, coniati in concorrenza alla simile produzione cimoniana, risalgono come questa al momento della restituzione dei giochi assinarî, e vollero commemorare la grande vittoria sugli Ateniesi.
Il periodo di attività di E. si comprende tra il 425 e il 385 a. C.
Dei tetradrammi siracusani firmati da E., un primo esemplare risale a uno stadio precedente della sua attività, e risente ancora dello stile più severo del suo maestro Eumene; esso ha il tipo femminile coi capelli nella sfendone e con l'ampyx, e presenta la firma al dritto sul delfino, e al rovescio sulla tabella sorretta dalla vittoria volante al di sopra della quadriga al galoppo. Un secondo rovescio, firmato da E. sulla linea dell'esergo, presenta la variante della quadriga in corsa, con auriga femminile, una ruota perduta, una redine spezzata a terra. Questi due rovesci si trovano accoppiati anche a dritti firmati da Euclida e da Eumene. Un terzo tetradramma ripete in misura più piccola il tipo del decadramma. La firma EYAINE, EYAI, si trova ancora sul dritto dei pentecontalitra d'oro, accanto alla magnifica testina femminile coi capelli nella sfendone stellata, che più si riaccosta al tipo cimoniano. A Catania E. incise il conio dell'effigie giovanile del dio fluviale Amenanos per la dramma, e quello della vivace quadriga del rovescio del tetradramma di Apollo. A Camarina incise il dio fluviale Hypparis, del didramma.
Bibl.: v. cimone.