BASCHENIS, Evaristo
Pittore nato a Bergamo il 4 dicembre 1617 e ivi morto il 15 marzo 1677, figlio di Pietro, ultimo di un lignaggio di pittori, oriundi di Averara in Val Brembana, che risale fino al 1451. Dal suo stato fu detto anche Prevarisco, storpiatura di prete Evaristo. Dipinse nature morte d'ogni genere, alcune piccole Madonne e qualche figura, tra cui il proprio ritratto in atto di suonare la spinetta accompagnando un giovane che tocca il liuto (Bergamo, casa Agliardi). Non poté certo essere allievo, come fu detto da alcuni, né dello Zucco, né del Cavagna, né del Salmeggia; forse apprese la pittura dal padre, e attinse poi ad altre fonti; poiché, pur essendo sempre vissuto nella città nativa, è probabile che visitasse Venezia, e avesse occasione di osservare qualche tela del Caravaggio della prima maniera. Si crede ch'egli sia stato il primo a dipingere strumenti musicali, ritraendoli disposti su tavole e tappeti, a lume raccolto; li rappresentò con somma evidenza ritraendo con magistero la qualità dei legni, dei tessuti e d'ogni altro oggetto. Le sue tele, specie quelle di cotal genere, sono pregiatissime. Furono suoi imitatori, e in parte copiatori, Bartolomeo e Bonaventura Bettera, anch'essi bergamaschi. I quadri rappresentanti strumenti, firmati "B. B." o "B + B" si debbono credere o dell'uno o dell'altro dei Bettera.
Del padre di Evaristo, Pietro, che operò nel sec. XVII, nulla si sa della vita, poco delle pitture. Nella volta di una sala a terreno della casa parrocchiale di Leffe (Bergamo), rappresentò l'Olimpo (1613). Nel 1615 frescò una saletta del Palazzo Nuovo, ora civica biblioteca, di Bergamo; altri suoi affreschi, del 1620, si vedono nella chiesa di Sombreno (Bergamo). Pitture del 1616 nella sagrestia di S. Maria Maggiore e del 1624 nella chiesa parrocchiale di Locate (Bergamo) sono andate distrutte.
Bibl.: F. M. Tassi, Vite dei pittori ecc. bergamaschi, Bergamo 1793, I; P. Locatelli, Illustri bergamaschi, II, Bergamo 1869; A. I. Wauters, Les instruments de musique d'Ev. B. bergamasque, Bruxelles 1908; M. Biancale, E. B. bergamasco dipintore degli antichi liuti it., in L'Arte, XV (1912), pp. 321-344; C. Caversazzi, in Il ritratto italiano, Bergamo 1927.