evapotraspirazione
s. f. Il passaggio dell’acqua dalla terra all’aria nella forma di vapore, causato dalla traspirazione delle piante e dall’evaporazione dal terreno.
• «Le riserve d’acqua dipendono anche dalle condizioni delle falde acquifere nel medio periodo, dalla distribuzione delle nevicate e dall’andamento delle temperature nei periodi di scioglimento ‒ continua [Alberto] Trenti ‒. Proprio le temperature possono contribuire alla maggiore o minore durata del contributo nevoso ed alla rapidità o meno di scioglimento dei ghiacciai, oltre a condizionare significativamente le perdite per evapotraspirazione». (Adige, 2 agosto 2007, p. 25, Trento) • l’intensa evapotraspirazione che avviene dalle umide superfici vegetate mantiene le temperature più basse rispetto alle zone urbane, limitando la vampa dei calori in estate: sotto il sole estivo su un parcheggio asfaltato è quasi impossibile resistere, mentre un parco a breve distanza è più fresco e vivibile. (Luca Mercalli, Stampa, 26 luglio 2010, p. 47) • «Ripeto: il problema non sono i meteorologi ma il ritardo con cui sono stati accolti gli avvertimenti dei climatologi. Guardi al computer questa ricostruzione della Nasa del respiro della Terra, del sistema dei venti. Vede sull’Amazzonia cosa succede? Il succedersi rapidissimo di lampi bianchi e arancioni racconta un meccanismo delicatissimo di evapotraspirazione e piogge che regola il clima mondiale: noi lo stiamo alterando, stiamo provocando l’asma al pianeta per far posto alla soia transgenica e agli hamburger» (Pavan Sukhdev intervistato da Antonio Cianciullo, Repubblica, 11 novembre 2015, p. 32, Mondo).
- Composto dai s. f. evapo(razione) e traspirazione.
- Già attestato nella Stampa del 31 maggio 1993, p. 10, Interno (Marcello Loffredi).