EVAN
Nome etrusco di una dea che sembra potersi identificare con Eos. Su uno specchio di provenienza ignota dell'Antiquarium di Berlino essa appare, infatti, accanto a Thinth (Tithonos) a cui circonda le spalle col braccio, fra Thetis e un giovane il cui nome è illeggibile. Su altri specchi etruschi però Eos è chiamata Thesan; perciò il Corssen legge anche qui [Th]esan. La stessa dea è raffigurata su un altro specchio dell'Antiquarium, da Tarquinia, insieme a Turan (Venere), Atunis (Adone) e alla ninfa Mean: seduta su una roccia, essa porge una corona ad Atunis. Qui appare dunque come ancella di Venere. Infine., sola, vestita di una lunga tunica e alata, E. è raffigurata sulla parte inferiore di uno specchio da Sovana, mentre nella parte superiore ci sono quattro figure i cui nomi sono stati cancellati.
Monumenti considerati. - Specchio dell'Antiquarium: E. Gerhard, Etruskische Spiegel, Berlino 1843-97, 3, p. 217, tav. ccxxxii; W. Corssen, Ueber die Sprache der Etrusker, Lipsia 1874-75, i, p. 260; A. Fabretti, C. I. I., 2506. Specchio da Tarquinia: W. Helbig, in Bull. Inst., 1878, p. 84; G. F. Gamurrini, Append. al C. I. I. di A. Fabretti, 770; E. Gerhard, op. cit., 5, p. 35, tav. 28. Specchio da Sovana: E. Gerhard, op. cit., 5, p. 107, n. 87 a; G. F. Gamurrini, op. cit., 762.
Bibl.: W. Deecke, in Roscher, I, col. 1440.