EUSTACHIO di Arras
Francescano del sec. XIII, identificato dagli autori dell'edizione di Quaracchi delle opere di S. Bonaventura con l'Eustachio scolaro di quest'ultimo e autore, secondo i manoscritti, di Quaestiones et quodlibeta, Sermones e Super librum Ethicorum.
Tre delle Quaestiones sono state pubblicate dagli stessi editori (De humanae cognitionis ratione anecdota quaedam Ser. Doct. S. Bonaventurae et nonnullorum ipsius discipulorum, Quaracchi 1883, pp. 183-95). La prima concerne la teoria dell'illuminazione o irradiazione, già esposta da Bonaventura per spiegare la presenza della verità divina alla mente umana; la seconda tratta il problema della conoscenza della species formae substantialis (cioè dell'universale essenza sostanziale immanente nella sostanza individua); la terza discute se la notitia e l'amor siano funzioni sostanziali o accidentali dell'anima, difendendo, secondo la tesi di S. Agostino e di S. Bonaventura, la prima concezione. Altre Quaestiones sono state edite da A. Landgraf (Ausgewählte Quaestiones quodlibetales des fr. Eust. O. F. M., in Das Wesen d. lässlichen Sünde i. d. Scholastik bis Thomas v. Aquin, Bamberga-Monaco 1923, pp. 297-343).