Centro europeo di ricerca nucleare
Il Centro europeo di ricerca nucleare nasce negli anni Cinquanta del secolo scorso, ed è un centro di ricerca scientifica d’eccellenza tra i più importanti al mondo. Il Cern, nome con cui si indica anche il laboratorio stesso in cui si studiano ‘le particelle fisiche’ e che meglio sembra descrivere l’attività oggi svolta dal Centro, raccoglie attorno a sé una comunità scientifica di quasi 8000 scienziati e ricercatori, provenienti da 608 università e 113 paesi. La sua missione fu, dal principio, quella di occuparsi dello studio della fisica e di rispondere alle domande su come è fatto e come funziona l’universo. Nello specifico, la convenzione che stabilì nel 1954 la nascita del Cern sancì che l’organizzazione avrebbe dovuto promuovere la collaborazione tra gli stati europei in tema di ricerca nucleare, con finalità puramente legate al progresso della conoscenza scientifica. La convenzione precisava, infatti, che la ricerca portata avanti dall’organizzazione non dovesse avere fini militari e che il suo lavoro dovesse essere reso interamente pubblico.
Oggi la ricerca del Cern riguarda il contenuto del nucleo dell’atomo – considerato elemento base dell’universo – ma la missione principale del Cern rimane essenzialmente la stessa. La convenzione precisava inoltre che, oltre alla ricerca, il Cern dovesse coltivare lo sviluppo della tecnologia, avvicinare le nazioni attraverso la scienza e formare gli scienziati di domani, attraverso programmi di formazione avanzata. Tra i principali successi nel campo della fisica delle particelle, resi possibili grazie agli esperimenti del Cern, spiccano: la scoperta della corrente neutra nel 1973 nella camera a bolle Gargamelle; la scoperta dei bosoni W e Z nel 1983, che portarono all’assegnazione del Premio Nobel per la fisica a Carlo Rubbia e Simon van der Meer un anno più tardi; l’invenzione e lo sviluppo dei rivelatori di particelle, in particolare della camera proporzionale a multifili, che nel 1992 fece vincere il Premio Nobel per la fisica a Georges Charpak. Inoltre, tra i maggiori successi ascrivibili al Cern spicca lo sviluppo della tecnologia che avrebbe permesso la creazione di quello che oggi conosciamo come internet. Infine, nel 2012, gli scienziati del Cern hanno svelato le loro ultime scoperte sul bosone di Higgs, teorizzato dallo scienziato Peter Higgs nel 1964 e ritenuto la più importante scoperta scientifica della fisica moderna.
Struttura istituzionale
Il più importante organo politico dell’organizzazione è rappresentato dal Consiglio, cui spettano tutte le decisioni più importanti che riguardano il Centro. Il Consiglio, infatti, approva i programmi delle attività, adotta il bilancio e procede alla revisione delle spese. Il Consiglio è assistito dal Comitato per la politica scientifica e dal Comitato finanze. Il direttore generale, nominato dal Consiglio, gestisce il laboratorio del Cern, attraverso una struttura a dipartimenti.
Il Cern è gestito da 20 stati europei, ciascuno dei quali ha due delegati ufficiali al Consiglio dell’organizzazione: un delegato rappresenta l’amministrazione del proprio governo, mentre l’altro rappresenta gli interessi scientifici nazionali. Ogni stato membro ha a disposizione un solo voto e la maggior parte delle decisioni sono prese a maggioranza semplice, anche se nella pratica il Consiglio si prefigge di ottenere un consenso il più vicino possibile all’unanimità.
Spetta al Comitato per la politica scientifica, invece, valutare nel merito le attività proposte dai fisici e formulare raccomandazioni sul programma scientifico del Cern. I suoi membri sono scienziati eletti dai loro colleghi del Comitato e nominati dal Consiglio sulla base del loro importanza nel campo della scienza, senza alcun riferimento alla nazionalità – tanto che alcuni membri eletti appartengono a stati che non sono membri dell’organizzazione.
Il Comitato finanze è composto da rappresentanti delle amministrazioni nazionali e si occupa di tutte le questioni relative ai contributi finanziari degli stati membri, al bilancio dell’organizzazione e alle spese.
Il direttore generale, nominato dal Consiglio, resta di solito in carica per cinque anni, gestisce il Cern ed è coadiuvato da una Direzione. Il direttore generale risponde direttamente al Consiglio, ma ha la facoltà di proporre al Consiglio le eventuali modifiche ritenute necessarie per soddisfare le esigenze in evoluzione del programma di ricerca.
Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria.
Israele, Romania e Serbia sono candidati a entrare nell’organizzazione.