eurocandidato
(euro-candidato), p. pass. e s. m. e agg. Chi o che si candida alle elezioni europee.
• le quote rosa da noi sono rosa shoking, tanto che se di sesso femminile, le ministre devono essere soprattutto giovani e belle, come le sottosegretarie, le parlamentari; e pure le prossime eurocandidate, che si sono fatte politicamente apprezzare come troniste, veline, letteronze, Grandi Sorelle, o come protagoniste di telefonate mercantili. (Natalia Aspesi, Repubblica, 24 aprile 2009, R2, p. 37) • Lancia l’allarme la fondazione Fare Futuro, vicina al presidente della Camera [Gianfranco] Fini, già autrice in passato della polemica sulle veline euro-candidate e di schermaglie con [Vittorio] Feltri e [Ignazio] La Russa. (Federica Fantozzi, Unità, 10 ottobre 2010, p. 8) • non c’è testata giornalistica, da ieri mattina, che non continua a tempestare il centralino di Palazzo Grazioli per invitare Silvio [Berlusconi] sullo schermo. Lui vuole collezionare una serie di prime serate. La sovraesposizione mediatica serve a compensare la delusione per le liste di Forza Italia che non gli piacciono, anche se domani nella sede di piazza in Lucina presenterà in pompa magna gli eurocandidati: «A tirare la carretta ‒ assicura l’ex Cavaliere ‒ sarò sempre io». (Mario Ajello, Messaggero, 16 aprile 2014, p. 3, Primo Piano).
- Composto dal confisso euro-2 aggiunto al p. pass. e s. m. e agg. candidato.
- Già attestato nella Stampa del 20 maggio 1979, p. 15, Dall’Estero (Mario Ciriello), nella variante grafica euro-candidato.