EURIALO (Εὐρύαλος, Euryălus)
Dei molti eroi dell'antica mitologia che portarono questo nome, due furono i più famosi. Il primo, figlio dell'argivo Mecisteo, si rese noto col prendere parte alla spedizione degli Argonauti e poi a quella degli Epigoni: andò pure con Diomede sotto Ilio (Iliade, II, 565; VI, 2); in occasione dei ludi funebri di Patroclo è vinto nel pugilato da Epeo (XXIII, 677 segg.). L'altro eroe di nome E., figlio di Ofelte, seguace di Enea, è noto dall'episodio del libro IX dell'Eneide, imitato dall'Ariosto in quello di Cloridano e Medoro (Orl. Fur., XVIII-XIX). E. e Niso si offrono per andare ad avvertire Enea alla città di Evandro del pericolo che il campo Troiano corre; passano attraverso i Rutuli briachi e addormentati e ne fanno strage, ma poi, sorpresi, cadono dopo valorosa difesa.
Bibl.: Wagner, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 1317.