Eurialo
Bellissimo giovinetto, figlio di Ofelte (Aen. IX 201), amico inseparabile di Niso e assieme a lui compagno d'arme di Enea. Vincitore nella corsa ai giuochi indetti da Enea in Sicilia per onorare il padre Anchise (Aen. V 294-361), morì per mano di Volscente mentre cercava di attraversare con Niso l'accampamento nemico per portare un messaggio a Enea, e fu seguito nella morte dall'amico (Aen. IX 177-445).
Al primo passo virgiliano si riferisce D. in Mn II VII 11, dove afferma che a suo avviso gli atleti non devono intralciarsi a vicenda per assicurarsi la vittoria, in contrasto con l'opinione di Virgilio che non biasima il premio assegnato a E. per una vittoria conseguita non per merito, ma per l'intralcio opposto da Niso al concorrente che precedeva l'amico: quamvis Poeta noster aliter sensisse videatur in quinto, cum fecit remunerari Eurialum.
Al secondo episodio sulla morte di E. si riferisce invece l'altra menzione del personaggio in If I 108 Eurialo e Turno e Niso, in chiusa alla terzina nella quale D. enumera senza distinguere tra i caduti delle due parti avverse gli eroi mitici morti nella guerra combattuta dai Troiani per la conquista del Lazio.