EUPALINOS (Εὐπαλῖνος)
1°. - Architetto greco della seconda metà del VI sec. a. C., figlio di Naustrofo. Costruì in Samo, presumibilmente all'epoca del tiranno Policrate, un acquedotto descritto da Erodoto (iii, 60), rimasto poi in uso per tutta l'antichità. L'acqua veniva condotta nell'abitato per mezzo di una galleria lunga 1000 m e alta 1,75 attraverso il monte Kastro. Questo procedimento ebbe larga diffusione (cfr. l'acquedotto di Siracusa e quello pisistrateo di Atene). Il Fabricius pensa che E. fosse originario di Megara, patria anche dell'idraulico Theagenes (v.).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, pp. 325 e 353; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, VI, 1159-60, s. v. Eupalinos, n. 3; E. Stamatiadis, Περὶ τοῦ ὀρύγματος τοῦ Εὐπαλίνου ἐν Σάμῳ, 1884; E. Fabricius, in Ath. Mitt., IX, 1884, pp. 165-92; W. Dörpfeld, in Ath. Mitt., XVIII, 1893, p. 223; H. Schede, in Thieme-Becker, XI, p. 77, s. v.; W. B. Dinsmoor, The Architecture of Ancient Greece, Londra 1950, p. 118; Ch. Singer, e altri, A History of Technology, II, Oxford 1956, p. 668, fig. 611.