EUNAPIO (Εὐνάπιος, Eunapius)
Nato a Sardi, capitale della Lidia, verso la metà del secolo IV e morto sul principio del secolo V d. C. (era vivo dopo il 414, giacché in quell'anno cominciò la continuazione della storia, che poi pubblicò in seconda edizione). Caldo fautore del paganesimo e della sua restaurazione, scrisse una serie di vite di sofisti, ma la sua fama è raccomandata in modo speciale alla continuazione della cronica di Dessippo, a noi non pervenuta intera, ma di cui pure si hanno abbondanti frammenti. Essa nella sua seconda e più ampia edizione, comprendeva in 14 libri circa 130 anni di storia, dall'imperatore Claudio II sino ad Arcadio ed Onorio ed alla morte dell'imperatrice Elia Eudossia (270-404 d. C.).
Gli avvenimenti non erano narrati secondo il succedersi degli anni, ma erano raccolti in ere comprendenti ciascuna la vita di un imperatore, con l'abbandono del metodo puramente e semplicemente annalistico. La prima edizione narrava i fatti anteriori al 395; alla seconda E. attese dopo di aver compiuto le Vite dei Sofisti, e in questa, non sappiamo se per opera sua o di un editore a noi ignoto, furono tolti i passi che potevano offendere i cristiani. Le Vite dei Sofisti, che dovrebbero essere una continuazione dell'opera di Filostrato, contengono la biografia, a volte ristrettissima, a volte molto ampia, di 23 sofisti, filosofi e retori, per lo più neoplatonici. Eunapio le scrisse dopo il 396, mostrandosi seguace del neoplatonismo, ma nello stesso tempo sotto l'influsso cinicizzante, p. es. di Giuliano. Il suo stile è facile e scorrevole; si può dire, anzi, che Eunapio aveva un senso sviluppato del bello scrivere: forse troppo sviluppato, perché abbonda in metafore ed ornamenti retorici.
Ediz.: I frammenti della storia, con gran copia di notizie riguardanti Eunapio, sono raccolti da C. Müller, Fragmenta historicorum graecorum, IV, 7 segg., e da W. Dindorf, Hist. graeci minores, I, 201 segg. La migliore edizione delle Vite dei Sofisti (βίοι σοϕιστῶν) è ancora quella di J.-F. Boissonade, in Philostratorum, Eunapii, Himerii reliquiae, Parigi 1849.
Bibl.: Christ-Schmid, Gesch. der griech. Lit., 6ª ed., II, p. 1034 seg.; W. Schmid, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 1121 segg.; C. Wachsmuth, Einl. in das Studium der alten Gesch., Lipsia 1895, pp. 695-696.