EUMARE (Εὐμάρης)
Pittore ateniese, padre dello scultore Antenore, già in fama nel 510 a. C.: contro un errato calcolo di date fatto da Plinio (Nat. Hist., XXXV, 56) E. deve quindi esser fiorito alla metà del sec. VI a. C. Plinio (che erroneamente lo chiama Eumărus) gli dà il vanto di aver distinto per prim0 nella pittura la figura virile dalla femminile, e di avere imitato qualsiasi oggetto. La spiegazione recente della prima lode, cioè che E. avesse distinto i sessi con colorazioni diverse, non persuade, perché era già procedimento antico (degli Egizî, dei Minoici, poi dei vasi greci a figure nere, ecc.) di ricoprire con colore chiaro le parti nude delle donne; né viceversa E. può aver rinunziato a tale convenzione, perché nemmeno la pittura etrusca e la romano-pompeiana avevano rinunciato più tardi a una diversa colorazione dei due sessi. Siccome invece gli ulteriori perfezionamenti della maniera di E. attribuiti a Cimone (v.) sono in massima di spettanza d'un disegnatore anziché di un coloritore, è probabile che anche per quanto riguarda la distinzione dei sessi, tale maniera importasse abilità disegnativa nel rendere meglio le forme anatomiche, e così pure per la vantata riproduzione di qualsiasi oggetto.
Bibl.: E. Pfuhl, Malerei und Zeichnung der Griechen, Monaco 1923, I, pp. 496, 498, ove si adotta la forma Eumaros e si contesta l'identità con Eumares padre di Antenore.