EULOGIO di Cordova
Scrittore medievale, vissuto nel secolo IX. Di famiglia senatoriale, entrato presto nel sacerdozio, si votò alla causa religiosa, fino al sacrificio. A Cordova sopportò la prigione (850), e a Toledo, dove si recò come vescovo (859), fu decapitato dai musulmani l'11 marzo dello stesso anno.
I suoi scritti (Passio Florae et Mariae; Memoriale Sanctorum; Documentum martyriale e l'Apologeticus Sanctorum) glorificano i martiri spagnoli che nel sec. IX contrastarono l'islamismo. Queste opere - la prima soprattutto - dettate in una forma dotta ma schietta, interessano anche per la storia ispano-musulmana di quell'epoca. Nella Vita et Passio che di E. scrisse Alvaro, suo compagno di fede e di studî, è giustamente elogiata, assieme al martirio, la cultura letteraria di E., che conobbe i classici latini e l'innografia medievale, l'eloquenza classica e l'apologetica cristiana. Edizione in Migne, Patrol. Lat., CXV, coll. 303-870.
Bibl.: R. Dozy, Hist. d. Musulmans d'Espagne, II, Leida 1861, pp. 1-162; W. Baudissin, E. und Alvar, Lipsia 1872; A. Ebert, Gesch. Liter. Mittelalters (trad. francese), II, Parigi 1884, pp. 330-36; M. Manitius, Gesch. d. latein. Liter. des Mittelalters, I, Monaco 1911, pp. 421-28.