EUKLEIDES (Εὐκλείδης)
Scultore ateniese già considerato della metà del IV sec., ma probabilmente della metà del III sec. a. C. Pausania lo nomina due volte e ricorda di lui uno Zeus in trono in Egira (Paus., vii, 26, 4), e le statue di Demetra, Afrodite, Dioniso ed Ilizia, in tre templi diversi (le statue di Afrodite e Dioniso erano nello stesso tempio) a Bura, in Acaia (Paus., vii, 25, 9). Lo Zeus è stato identificato in una testa colossale, parte dell'acrolito che si elevava nel tempio di Egira, ora al Museo Naz. di Atene. Questa testa di Zeus si riallaccia al tipo che vediamo nella espressione più caratteristica nella testa da Otricoli, ma è un'imitazione accademica, per quanto abile, di quest'ultimo. È difficile decidere, basandosi sugli elementi stilistici, se la testa di E. debba essere datata nella seconda metà del III sec. o nella prima metà del II, ma è meglio considerare come più probabile il periodo dopo il 250, quando la Lega aveva acquistato una grande importanza politica. Tenendo conto di queste considerazioni storiche, è sempre più difficile l'identificazione di questo artista con l'E. λιϑοτόμος che è nominato nel testamento di Platone come debitore del filosofo (Diog. Laert., iii, 42). Tale identificazione risulterebbe già difficile perché, contrariamente a quanto dice Pausania, e cioè che la sola Demetra era coperta di doppio manto, mentre le altre divinità, compresa Ilizia, dovevano essere nude, essa appare vestita di solo himàtion; Ilizia, che non compare mai nuda, appare vestita di solo himàtion solamente in epoca ellenistica. Probabilmente l'Ilizia di E. è ritratta in monete romane, con la fiaccola in mano, simbolo della nuova vita che nasce, come dice Pausania (vii, 23, 6) per il simulacro della dea nel santuario di Egio (Acaia): e qui lo schema, il ritmo, il panneggio della figura sono pienamente classicheggianti.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte griech. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 192; C. Robert, in Pauly-Wissowa, VI, c. 1052; W. Amelung, in Thieme-Becker, XI, p. 74; G. Becatti, in Riv. Ist. Arch. St. Arte, VII, 1940, p. 25 ss.; M. Bieber, The SCulpt. of the Hellen. Age, New York 1955, p. 158 s.