TANZI, Eugenio
Psichiatra e neurologo, nato a Trieste il 26 gennaio 1856, morto a Salò il 18 gennaio 1934. Studiò medicina a Padova e a Graz, laureandosi nel 1880. Poiché il govermo austro-ungarico gli vietò per ragioni politiche l'esercizio professionale nella città nativa, si recò a Reggio nell'Emilia all'istituto psichiatrico di San Lazzaro, dove fu assunto come medico praticante. Fu poi, dal 1884 al 1891, assistente nelle cliniche psichiatriche di Genova, di Torino e poi ancora di Genova. Nel 1891 conseguì la docenza, nel 1892 lavorò a Firenze con L. Luciani, nel 1893 fu nominato professore a Cagliari e nel 1894 a Palermo. Nel 1895 fu assunto alle cariche di soprintendente del manicomio di S. Salvi a Firenze e di direttore della clinica psichiatrica annessa. Conservò questo secondo ufficio fino al 1931.
Fu strenuo fautore del concetto che la psichiatria va considerata come una branca della biologia; nutrito dapprima di studî prevalentemente psicologici, non tardò a considerare l'istologia del sistema nervoso e la profonda conoscenza di essa come base indispensabile per la costruzione degli schemi psicologici. Convinto assertore della teoria del neurone, espose nel 1893, in un discorso su I fatti e le induzioni nell'odierna istologia del sistema nervoso, il suo credo scientifico. Oltre a numerose ricerche sull'associazione delle idee, sull'ipnosi, sulle atrofie sperimentali dei centri nervosi, la psichiatria gli deve uno studio profondo, vasto e originale della paranoia, anomalia psichica nella quale egli considerò fattore fondamentale il ritorno al pensiero primitivo e alle tendenze represse. Fondò a Firenze una fiorente scuola di neuropsichiatria e diede vita nel 1896 alla Rivista di patologia nervosa e mentale.
Opere principali: Trattato delle malattie mentali (Milano 1904; 2a e 3a ed., in collaborazione con E. Lugaro, ivi 1914 e 1923), di gran lunga la principale opera italiana sull'argomento; Psichiatria forense, ivi 1912.