RUSPOLI, Eugenio
Esploratore, figlio del precedente, nato a ŢigăneŞti (Romania) il 6 gennaio 1866. Nel suo primo viaggio di esplorazione in Somalia si proponeva di attraversare l'intera penisola dal Golfo di Aden al Giuba. Partito nell'agosto 1891 da Berbera, egli attraversò l'Ogaden rilevando la valle del Faf e giungendo all'Uebi nella regione degli Sciaveli (Shabellä). Di lì rimontò il fiume esplorandolo per largo tratto, sì che più tardi il Bòttego propose che l'Uebi fosse chiamato Uebi Ruspoli. L'ostilità degli Aulian (‛Aul-yihān), popolazione somala sulla riva destra dell'Uebi, impedì al R. di giungere sino al Giuba, obbligandolo a ritornare a Berbera.
Il 6 dicembre 1892 ripartiva da Berbera e, attraversando questa volta l'intiera penisola somala, giungeva al Giuba presso Dolo (Dōlaw), ponendo eolà il suo accampamento che chiamò Villaggio Umberto I. A Bardera il 3 aprile 1893 il R. concluse una convenzione che confermava il protettorato dell'Italia sulla regione; e nel maggio 1893 con il trattato di Dolo poneva il sultanato di Lugh sotto il protettorato italiano. Da Dolo, per la regione dei Borana, giunse nel paese degli Amara Burgi donde riconobbe per primo il lago Ciamò. Ma il 4 dicembre 1893, durante una caccia, fu ucciso da un elefante. Venne sepolto a Burgi, presso la tomba del padre del sultano Guyo; la spedizione guidata da D. Riva ritornò alla costa. Nel 1928 don Carlo Marescotti Ruspoli, nipote dell'esploratore, con una carovana raggiungeva Burgi da Addis Abeba per porre sulla tomba di Eugenio R. una colonna donata dal governatorato di Roma, trasportando poi in patria le ceneri dell'esploratore.