GARIN, Eugenio (App. III, 1, p. 699)
Negli anni dopo il 1960, G. ha proseguito i suoi studi in molteplici campi, unendo sempre le ricerche puntuali all'analisi dei problemi di una metodologia della "filosofia come sapere storico", nell'"inscindibile nesso di discussione storiografica e di costruzione storica"; in tale nesso infatti si realizza pienamente l'opera del filosofo, il cui compito è quello di storicizzare, di comprendere la realtà nella sua dimensione umana, rifiutando il ritmo intemporale di "eterni problemi" perché le linee del discorso filosofico "mutano di continuo, sì che, secondo i tempi, i nodi si vengono spostando, per cui nulla è più vano del voler fissare, in termini uguali per ogni tempo, immutabili domande".
All'interno di questa metodologia, i centri della ricerca di G. sono stati il Rinascimento - accentuando fra l'altro la posizione di L.B. Alberti (del quale ha scoperto e pubblicato alcune Intercoenales), la cultura filosofica di Machiavelli, il significato della polemica sull'astrologia e riprendendo la discussione sul concetto stesso di "rinascita" e sulla periodizzazione - il Seicento e Settecento (in particolare l'età di Vico) e il pensiero italiano contemporaneo.
Per gli scritti fino al 1969: Bibliografia degli scritti di Eugenio Garin, Bari 1969.
Tra i principali volumi posteriori: Dal Rinascimento all'Illuminismo, Pisa 1970; Gli intellettuali italiani del XX secolo, Roma 1974; Rinascite e rivoluzioni. Movimenti culturali dal XVI al XVIII secolo, Roma-Bari 1975; Lo Zodiaco della vita. La polemica sull'astrologia dal Trecento al Cinquecento, ivi 1976.