GARA, Eugenio
Nato a Genova il 6 luglio 1888 da Luigi e Angela Lardera, mostrò ben presto spiccate attitudini letterarie: già nel 1910 debuttò con la raccolta di versi, edita a Napoli, dal titolo La canzone del salice, cui fecero seguito, negli anni successivi, il romanzo I conquistatori (Milano 1925) e il volume di racconti Narra il nostromo. Storie e leggende marinaresche (Torino 1926) scritto in collaborazione con la moglie Milly Dandolo. Frattanto andava maturando un profondo interesse per studi e ricerche di carattere musicologico: nell'agosto dello stesso 1926, con una corrispondenza dal titolo Nerone di Boito all'Arena di Verona, esordiva come critico musicale su L'Illustrazione italiana di Milano, rivista con cui collaborò, seppure con discontinuità, fino al 1950.
Assiduo frequentatore del mondo della lirica, il suo nome comparve, per la parte musicale, su alcuni periodici italiani, tra i quali La Lettura (1936-44), L'Illustrazione del medico (1937-62), La Nuova Antologia (1939) e La Scena illustrata (1939-42). Negli articoli apparsi in quegli anni è già evidente uno spiccato interesse del G. per lo studio dell'interpretazione vocale attraverso un sintetico profilo di alcuni tra i più insigni rappresentanti del mondo lirico italiano.
Nello stesso periodo fu critico musicale del Corriere della sera (1947-63) e del Bertoldo (1940-43), rivista quest'ultima ove il G. compare sotto lo pseudonimo di Bardolfo. Agli anni Quaranta risale inoltre la pubblicazione di due dei suoi più noti volumi: Serata all'osteria della scapigliatura (Milano 1945), realizzato in collaborazione con F. Piazzi, e Caruso. Storia di un emigrante (ibid. 1947).
A quest'ultimo lavoro il G. deve sicuramente la sua maggior fama; giudicato da L. Rusca (E. G., in L'opera ital. in musica…) "ottimo esempio di biografia critica di un personaggio… sino allora affidata al bozzettismo di facili pennaioli", il volume è corredato di cinque appendici, nelle quali viene fornita una precisa e dettagliata cronologia delle vicende umane e professionali del celebre tenore.
Nel decennio successivo collaborò con i periodici Candido (1952-59) e l'Europeo (1956-64), e soprattutto con la rivista La Scala, dove, dal 1950 al 1959, pubblicò un numero considerevole di saggi: ricordiamo, tra gli altri, i ritratti di F. Tamagno (1954), G.B. Rubini (1955), A. Bonci (1956).
Altrettanto intensa l'attività svolta in quegli anni sui periodici Il Melodramma (1954-58), Musica d'oggi (1958-63) e La Rassegna musicale (1957-61), rivista quest'ultima dove si segnalano i seguenti scritti: I cantanti d'oggi oltre il muro del rimpianto (XXVII [1957], pp. 103-112), Grandi cantanti fuori della leggenda: la Pasta (XXX [1960], pp. 205-215), …: la Malibran (XXXI [1961], pp. 1-13). Sempre nello stesso periodo redigeva i programmi per il teatro alla Scala (1948-64) e pubblicò il volume Maria Callas (Ginevra-Milano 1957), opera preziosissima per la ricostruzione biografica della celebre cantante greca.
In seguito, conquistatosi ormai un ruolo di primo piano nel mondo della critica musicale, contribuì agli studi dell'Istituto verdiano (1961-72), per il quale aveva già pubblicato Il ballo in maschera. Il cammino dell'opera in un secolo d'interpretazioni (Parma 1960), collaborando inoltre con l'Enciclopedia dello spettacolo e l'Enciclopedia della musicaRicordi. Negli ultimi anni, dedicò gran parte della sua attività al saggio Testimonianze e confessioni, in Toscanini e la Scala di G. Barblan (Milano 1972), e successivamente al volume Cantarono alla Scala (ibid. 1976).
Lo scritto dedicato ad A. Toscanini, definito dallo stesso G. una "piccola antologia di testimonianze e confessioni", è costituito da 69 lettere inedite, raccolte attraverso un lungo e scrupoloso lavoro di ricerca, dalle quali è possibile ricavare preziose informazioni sui rapporti intercorsi, nell'arco di più di mezzo secolo, tra il celebre direttore d'orchestra e noti personaggi della musica e del teatro (tra gli altri si ricordano i nomi di A. Catalani, R. Strauss, G. Puccini, I. Pizzetti, M. Ravel, P. Mascagni, F. Busoni).
Il G. morì a Milano il 6 ag. 1985.
Apprezzato per la finissima sensibilità e per il rigore scientifico con cui seppe condurre le proprie ricerche, rimane una delle figure più significative della critica operistica moderna, cui seppe conferire, rispetto all'aneddotica superficialità del passato, una maggiore serietà metodologica.
A lui nel 1965 fu dedicato il volume di saggi, edito a Milano, dal titolo L'opera italiana in musica. Scritti e saggi in onore di E. G., a cura di F. Abbiati.
Tra le sue opere, oltre al volume Carteggi pucciniani (Milano 1958), emergono i seguenti scritti: I cantanti, in La Scala attraverso il tempo (Milano 1946), pp. 75-108; Gli interpreti delle opere di Giuseppe Verdi, in G. Verdi, a cura di F. Abbiati (ibid. 1951), pp. 167-175; Cantanti puccininani tra ricerca e formazione, in Puccini, a cura di C. Sartori (ibid. 1959), pp. 221 ss.; Cantanti mascagnani tra pregiudizio e verità, in P. Mascagni, a cura di M. Morini (Milano 1964), pp. 201-249. Tra gli articoli apparsi in riviste si ricordano inoltre: Giuditta Pasta tra Stendhal e Bellini, in Nuova Antologia, 16 nov. 1939, pp. 177-190; Gigli tra pubblico e critica, in Musica d'oggi, I (1958), pp. 22 ss.; Poulenc è andato a raggiungere le sue carmelitane, ibid., VI (1963), pp. 22 ss.; Prospetto cronologico della vita e delle opere di Giacomo Puccini, in L'Approdo musicale, II (1958), pp. 81-116.
Ha curato inoltre l'edizione italiana dei volumi L'impresario in angustie (Memorie di un impresario di M. Strakosch e Le stelle in viaggio di G. Schürmann, Milano 1940) e Una vita romantica: Berlioz di A. Boschot (ibid. 1945).
Fonti e Bibl.: Necr. in: Corriere della sera, 7 ag. 1985; La Stampa, 7 ag. 1985; vedi anche La Scala 46/66, Milano 1966, pp. 320, 327; G. Casati, Diz. degli scrittori d'Italia, III, p. 55; Chi è? Diz. biografico degli italiani d'oggi, 1948, p. 421; Riv. musicale italiana, L (1948), p. 77; Panorama biografico degli italiani d'oggi, Firenze 1956, I, p. 698; Diz. Ricordi della musica e dei musicisti, p. 509; Enc. della musica Ricordi, II, p. 274; Diz. generale degli autori italiani contemporanei, I, p. 565; The New Grove Dict. of music and musicians, VII, p. 149; Diz. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 114; Diz. encicl. dell'opera lirica, p. 323.