VOGÜÉ, Éugène-Melchior de
Scrittore, nato a Nizza nel 1848, morto a Parigi nel 1910. Seguì la carriera diplomatica e dal 1871 al 1882 fu successivamente segretario d'ambasciata a Costantinopoli, al Cairo, a Pietroburgo; poi si dedicò alla letteratura.
La produzione del V. comprende libri di ricordi e racconti di viaggi (Syrie, Palestine, Mont Athos, 1876; Histoires orientales, 1879; Souvenirs et visions, 1887); saggi storici (Regards historiques et littéraires, 1892; Heures d'histoire, 1893; Pages d'histoire, 1902); ritratti letterarî e politici (Les portraits du siècle, 1883; Spectacles contemporains, 1891; Cœurs russes, 1893; Sous l'horizon. Hommes et choses d'hier, 1904), ecc. Ma la sua maggiore importanza sta nell'aver fatto per primo conoscere in Francia, in un momento di ricerca di valori morali nell'arte, l'opera dei grandi narratori russi, da lui presentati nel volume Le roman russe (1886). A questo saggio seguirono prefazioni per le traduzioni francesi di romanzi russi e un libro su Gorki (1905). Fu anche banditore in Francia dell'arte dannunziana.
Opere. Principali oltre alle citate: Le manteau de Joseph. Olénine (1890); Devant le siècle (1896); Jean d'Agrève (1897); Les morts qui parlent (1899); Le rappel des ombres (1899), ecc. Postume: Sous les lauriers (1911); Lettres à Armand et Henri de Pontmartin (1923), ecc.
Bibl.: W. Ormesson, Portraits d'hier et d'aujourd'hui, Parigi 1925, pp. 209-39; L. Le Meur, L'adolescence et la jeunesse de V., ivi 1931.