MARSAN, Eugène de
scrittore francese, nato a Bari nel 1882. Oltre a questa origine italiana, i suoi numerosi soggiorni in Spagna hanno contribuito a far di lui un convinto assenore della classicità intesa come sincerità spirituale e perfezione di forma. Scrittore di larga cultura, il M. ha difeso il suo ideale classico con giudizî critici e con l'esempio: nelle sue opere, in cui manifesta tendenze di psicologo e di moralista, egli ha cercato di conciliare questi suoi ideali estetici con le conquiste dell'arte moderna. Per altro non è sempre riuscito ad evitare che la sua classicità si traducesse in classicismo; e la sua scrittura, scrupolosamente curata, non è sempre esente da preziosità e non sempre giunge a dar pienamente vita e corpo ai personaggi.
Tra le sue opere si ricordano: Amazones (1921); Passantes (1923); Chronique de paix (1923); Les cannes de Mr. Paul Bourget (1923); Les femmes de Casanova (1924); Èloge de la paresse (1926); Savoir vivre et savoir s'habiller en France (1926); Les chambres du plaisir (1926); La nouvelle Armande (1929); Le cigare (1929), ecc. sono anche da menzionare, tra i suoi volumi di studî critici: Signes de notre temps (1930) e Instance (1930). Il M. ha collaborato a Comœdia, a Le Figaro, a L'Action Française con lo pseudonimo di Orion, ed è stato direttore della Revue critique des idées et des livres.