SILVAIN, Eugène-Charles-Joseph
Attore, nato a Bourg (Ain) il 17 gennaio 1851, morto a Marsiglia il 21 agosto 1930. Studiò al Conservatorio donde uscì nel 1876, ed esordì nel 1878 in Phèdre alla Comédie, dì cui divenne sociétaire nel 1883. Recitò tutto il repertorio tragico classico, anche la commedia, nonché il repertorio moderno, creando La robe rouge (1909), Boubouroche (1910), e già aveva interpretato Daniel Rochat, Grisélidis (1891), Par le glaive (1892), La femme de Tabarin (1894). Le sue più famose interpretazioni furono Luigi XI di C. Delavigne e Le père Lebonnard di J. Aicard. Professore al Conservatorio, tradusse molte tragedie greche; promosse la resurrezione dei teatri romani e degli spettacoli all'aperto, organizzandone a Orange, Arles, Carcassonne e Avignone.
Fece lunghi giri all'estero; fu in Italia nel 1897 e '99, e vi ebbe grandi accoglienze se non trionfali, perché il confronto con E. Novelli interprete del Luigi XI e del Lebonnard non fu tutto a favore del Silvain. Dove non ebbe confronti come nel Misanthrope e nel Tartuffe, fu giudicato attore di purissimo stile, ma troppo scolastico e convenzionale. Il confronto Novelli-Silvain determinò lunghe discussioni, anche per il caso del Lebonnard che il Novelli ridusse e sveltì.
Sua moglie, Louise Silvain-Hartman, nata nel 1874 e morta nell'ottobre 1930, esordì nel 1890 all'Odéon nel Kean; seguì poi il marito nei giri all'estero e fu anche in Italia, dove recitò a Roma la parte di Camille in Horace. Il suo maggior trionfo fu tuttavia l'interpretazione della signora Lebonnard.