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BRIEUX, Eugene

di Silvio D'Amico - Enciclopedia Italiana (1930)
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BRIEUX, Eugene

Silvio D'Amico

Autore drammatico francese, nato a Parigi, di famiglia operaia, nel 1858. Fu impiegato; poi giornalista e redattore principale del Nouvelliste de Rouen; poi collaboratore de La Patrie, del Figaro, del Gaulois. Sul teatro esordì con le commedie Bernard Palissy (1880) e Bureau des divorces (1881), scritte entrambe in collaborazione col Salandri. Ma la sua fama s'inizia coi primi lavori scritti da solo, e rappresentati al Théâtre Libre di Antoine (v.): Ménages d'artistes (1890) e specialmente Blanchette (1892), che ebbe un grande successo (300 rappresentazioni). Seguirono: M. de Réboval (1892), L'engranage (1894), Fifine (1894), Les bienfaiteurs (1896), L'évasion (1896), Les trois filles de M. Dupont (1897), L'école des belles-mères (1898), Le berceau (1898), La robe rouge (1900), Les remplaçantes (1901), Les avariés (1902), La petite amie (1902), Maternité (1903), La déserteuse (1904), L'armature (1905), La française (1907), Simone (1908), Susette (1909), La foi (1909), Les hannetons (1910), La femme seule (1912), Les bourgeois aux champs (1914), Les Américains chez nous (1920), Trois bons amis (1921), L'avocat (1922), L'enfant (1923), La famille Lavolette (1926).

Proveniente dal gruppo del Théâtre Libre, il B. è stato spesso classificato fra i naturalisti. In realtà egli è anzitutto un moralista laico: la sua opera drammatica è a tesi, pone e svolge determinati casi di vita, famigliare e sociale, con lo scopo di dimostrare la bontà o la falsità di questo o quel principio. Pertanto, quando un lavoro del B. rimane all'enunciazione o alla discussione della tesi, l'arte ne resta avvilita e sacrificata: tanto avviene, p. es., in Les avariés, la cui tesi poi, riguardante più l'igiene che la morale, si riduce a mettere in rilievo la responsabilità di chi contrae malattie sessuali. Invece il B. giunge all'arte quando la tesi è in lui ispirazione piuttosto che ragionamento; quando egli non dimostra, ma mostra; quando non discute, ma dipinge: come tipicamente ha fatto in lavori, divenuti popolari anche in Italia: Blanchette; Les hannetons. Dal 1909 il B. fa parte dell'Accademia di Francia.

Bibl.: A. Benoist, Le théâtre d'aujourd'hui, Parigi 1912; A.E. Sorel, Essais de psychologie dramatique, Parigi 1910. Cfr. inoltre le raccolte dei chroniqueurs drammatici francesi, pubblicate tra la fine dell'800 e il principio del '900; Sarcey, Lemaître, Doumic, Bordeaux, ecc.

Vedi anche
Académie française Istituzione sorta (1629 ca.) dalle riunioni di un gruppo di letterati e organizzata regolarmente per opera di Richelieu, che nel 1635 ne divenne ‘protettore’ e le affidò il compito di preparare un dizionario, una grammatica, una retorica e una poetica. Con il successivo protettore, P. Séguier, acquistò ...
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Altri risultati per BRIEUX, Eugene
  • Brieux, Eugène
    Enciclopedia on line
    Autore drammatico francese (Parigi 1858 - Nizza 1932); il suo primo grande successo fu Blanchette (1892). Quasi tutti i suoi drammi svolgono determinati casi di vita familiare e sociale con lo scopo di sostenere la verità o la falsità di qualche principio. Notevoli La robe rouge (1900); Les avariés ...
Vocabolario
eugènia
eugenia eugènia s. f. [lat. scient. Eugenia, dal nome del principe Eugenio di Savoia (1663-1736)]. – Genere di piante mirtacee, con circa 800 specie, di cui parecchie danno frutti mangerecci, molto profumati, di largo consumo nel Brasile...
eugenìa
eugenia eugenìa s. f. [dal gr. εὐγένεια «buona stirpe», comp. di εὖ «bene1» e tema γεν- «generare»]. – Sinon., oggi poco com., di eugenica.
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