BOUDIN, Eugène
Pittore di marine, nato a Honfleur il 12 luglio 1824, morto a Parigi l'8 agosto 1898. Per tre anni lavorò a Parigi, guidato dal Troyon e dal Millet; quindi tornò al Havre, di dove intraprese molti viaggi per tutte le coste della Francia, soprattutto quelle di Normandia e di Bretagna, e per le coste di Olanda, riportandone numerosi studî ad olio e all'acquarello. Figurò per la prima volta al Salon nel 1859 con il Pardon de Sainte-Anne-la-Palud, e da allora vi espose regolarmente le sue tele, che riproducevano la vita del mare e dei porti. Fra le sue numerosissime opere dobbiamo ricordare: La plage de Trouville, La Meuse à Rotterdam, Le Port de Bordeaux, l'Orage à Camaret, Le coucher de soleil e Les lamaneurs (med. d'oro dell'Esposizione universale 1900). Più vicino a Corot che a Isabey per la finezza dei toni e la trasparenza della materia, il B. ha saputo rendere come nessuno il grigio-argento delle nuvole (Corot lo chiamava il re dei cieli), la sabbia bagnata, le spiagge eleganti animate dalle folle variopinte, le barche ornate di pavesi, le viuzze dei porti. La sua arte, come quella di Jonkind, nella libertà del tocco e nella qualità della luce annunzia già l'impressionismo, e fa di lui uno dei primi precursori di Monet. Nel Museo del Havre gli è stata dedicata una sala.
Bibl.: R. Bouyer, Eugéne Boudin, in Gaz. des Beaux-Arts, XXI (1899), pp. 117-24; G. Cahen, Eugène Boudin, sa vie et son oeuvre, Parigi 1900; G. Aubry, BOudin, d'après des documents inédits, Parigi 1922.