EUFORBO (Εὔϕορβος)
1°. - Eroe troiano, figlio di Panthoos e Phrontis (Il., xvii, 40) ucciso in duello da Menelao che, spogliatolo dell'armatura, ne dedicò lo scudo nello Heraion di Argo (Paus., ii, 17, 3).
È raffigurato morto, ricoperto dell'armatura, tra Ettore e Menelao che combattono, in un famoso piatto del VII sec. a. C. da Camiro (Rodi) ora al British Museum, che per le sue caratteristiche ornamentali è preso come punto di partenza di una lunga serie di vasi riuniti dal Rumpf.
Incertissima un'altra figurazione del cadavere di E. sul fregio del Tesoro dei Sifnî a Delfi, dove è più agevole riconoscere Sarpedonte.
Un E. appare pure su un bel frammento di hydrìa di Exechias a Filadelfia in una scena raffigurante la morte di Memnone, dall'Aithiopis: si tratta perciò o di un omonimo greco o di un errore di denominazione del ceramista.
Bibl.: A. Rumpf, Malerei und Zeichnung, Monaco 1953, p. 36, tav. 7, fig. 4; J. L. Benson, Die Geschichte der korint. Vasen, Basilea 1953, p. 89; G. M. A. Hanfmann, in Amer. Journ. Arch., LXI, 1957, p. 72; J. D. Beazley, Development of Black-fig. Vases, p. 69, tav. 40; W. Schiering, Werkstätten orientalisierender Keramik auf Rhodos, Berlino 1957.