EUDAMO di Rodi
Navarca dei Rodî durante la guerra dei Romani contro Antioco III re di Siria, succedette all'ammiraglio Pausistrato e guidò a Samo, dov'era la flotta romana, la nuova flotta rodia di 20 navi (190 a. C). Nel consiglio di guerra tenuto a Samo, fu contro la proposta di C. Livio Salinatore di imbottigliare l'armata siriaca nel porto di Efeso, e sostenne invece la proposta di impadronirsi di Patara, per assicurare il dominio della spiaggia licia, ma il tentativo non riuscì. Da Samo E. fu mandato contro Annibale il quale con 37 navi avanzava verso la Panfilia; afforzata a Rodi la sua squadra, sconfisse presso Side la flotta di Annibale, che non riuscì più a penetrare nell'Egeo. Nella battaglia di Mionneso, E. tenne il comando di 22 navi rodie e decise della vittoria a favore dei. Romani. Passati i Romani nell'Asia Minore, si mostrò favorevole ad accettare la proposta di pace fatta da Antioco ad Elea, ma la sua opinione fu combattuta da Eumene.
Nella terza guerra macedonica un E. (forse identificabile col precedente) era alla testa d'una piccola squadra rodia presso Tenedo dove fu sorpreso dalla flotta macedonica comandata da Antenore, il quale lasciò di proposito che i Rodî si mettessero in salvo.
Bibl.: B. Niese, Gesch. der griech. und mak. Staaten, Gotha 1899, II, p. 733 segg.; III, p. 154; G. De Sanctis, Storia dei Romani, IV, i, Torino 1923, pp. 187 segg., 313; The Cambridge Ancient History, VIII, Cambridge 1930, p. 219 segg.; H. van Gelder, Gesch. der alten Rhodier, L'Aia 1900, p. 133 segg.