EUCLIDE (Εύκλείδης, Euclides)
) 2°. - Filosofo greco, allievo di Socrate, nato a Megara nel 450 a.C., morto nel 380 a.C., fondatore della Scuola Megarica.
Diogene Laerzio (II, 106) e Aulo Gellio (VII, 10) tramandano che dopo la morte di Socrate diede asilo ai socratici a Megara.
All'iconografia di questo filosofo è stata riferita una serie monetale coniata appunto a Megara nel 100 a.C., con l'effigie di un personaggio con barba e il capo velato. L'identificazione con E. fu proposta nel 1669 dal Canini (Iconografia, Roma 1669, 89), seguito dal Bellori (Velerum philosophorum... Imagines, Roma 1685, 16) e dal Visconti (Iconografia greca, I, Milano 1823, p. 279 ss., tav. XXVI, 3), basandosi sul racconto di Aulo Gellio (VII, 10), secondo il quale il filosofo si recava di notte ad Atene travestito con abiti femminili ad ascoltare Socrate, contravvenendo al divieto ateniese contro i cittadini di Megara («caput rica velatus e domo sua Megaris Athenas ad Socratem commeabat·»). Tuttavia, essendo questo l'unico indizio, tale identificazione permane attualmente solo come ipotesi (G.M.A. Richter, 1965).
Manca, a tutt'oggi, una sicura tradizione iconografica riferibile a questo personaggio.
Bibl.: J.J. Bernoulli, Griechische Ikonographie, II, Monaco 1901, p. 7; P. Natorp, in RE, VI, 1909, cc. 1000-1003, s.v., n. 5; G. M. A. Richter, The Portraits of the Greeks, I, Londra 1965, p. 120; L. A. Scatozza Höricht, Il volto dà filosofi antichi (Archaia, 2), Napoli 1986, p. III s.