EUBULIDE (Εὐβουλίδης)
Conosciamo quattro scultori greci di questo nome.
Il primo fece la statua di un atleta vincitore nei giuochi sacri della Basileia a Tanagra; resta la base firmata, databile per lo stile della scrittura nel sec. III a. C. Il secondo, figlio di Euchiro, ateniese del demo di Cropide: di lui si fa menzione in una lista di proxenoi a Delfi, databile nel 191-190 a. C. È ritenuto autore del "filosofo che conta sulle dita" vantato da parecchi scrittori antichi. La statua rappresentava Crisippo da Soli: una copia acefala fu riconosciuta al Louvre e completata con la testa, della quale si conservano parecchie repliche. Il terzo, figlio di Euchiro, è probabilmente abiatico del precedente: doveva lavorare verso il 150 a. C. Si conoscono 11 iscrizioni di opere perdute: in quattro di esse il suo nome è isolato, in sette figura associato col padre. Pausania (I, 7,5) ricorda un gruppo di statue in marmo al Ceramico, eseguite e donate dall'artista: là fu trovata una parte del basamento con avanzi della firma, accanto a una testa di Atena e a un torso femminile drappeggiato. Lo stile può dirsi un eclettismo classicheggiante. Il quarto, figlio di un omonimo, ateniese e forse discendente degli ultimi due, era nativo del Pireo: resta la sua firma sulla base di una statua dell'imperatore Claudio, dedicata colà da un Dionisodoro, arconte in Atene nell'anno 53-54.
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstler-Lex., XI, Lipsia 1915, p. 69 segg.; G. Dickins, Hellenistic sculpture, Oxford 1920, p. 58.