EUBULEO (Εὐβουλεύς, Eubuleus)
Divinità che sotto tal nome o quello di Eubulo ebbe culto in Eleusi. Parecchie leggende correvano intorno a questa figura. Una delle più antiche narrava ch'egli fosse un "nato dalla terra" che aveva aiutato Demetra nella ricerca della figlia rapita da Plutorne; secondo un'altra invece sarebbe stato, insieme con Trittolemo, figlio di Disaule e avrebbe dato col fratello indicazioni sul furto di Cora a Demetra la quale avrebbe loro in compenso insegnato la seminagione; una leggenda d'origine argiva faceva di E. e di Trittolemo i figli del ierofante Trochilo, fuggito da Argo e sposatosi con una donna di Eleusi. Leggende tutte formatesi ad Eleusi col procedere del tempo, allorché questo nume dovette prendere un posto secondario di fronte ad altri il cui culto ebbe maggiore importanza. In realtà in origine esso è tutt'uno con Ade o Plutone, chiamato con nome eufemisticamente propiziatorio.
L'iconografia di E. non è del tutto sicura, mancando sul rilievo di Lacratide il suo nome; ma è quasi certo ch'egli debba essere identificato con una delle altre divinità indubbiamente eleusinie, aventi come attributo lunghe faci; fors'anche, su altri monumenti, con quella che regge un porcellino. Assai dubbia è l'identificazione con l'E. di Prassitele dalla bella testa rinvenuta ad Eleusi (v.).
Bibl.: Pauly-Wissowa, Real-Encyclop., s. v. Eubuleus, con bibl.; Ath. Mitt., 1905, tav. fra p. 182 e 183, con una convincentissima ricomposizione del rilievo di Lacratide.