PONTI, Ettore
Industriale, nato il 26 gennaio 1855 a Gallarate, morto a Varese il 2 ottobre 1919, successe al padre nella direz) one della casa Antonio e Andrea Ponti, e nella presidenza del Linificio e Canapificio Nazionale. Industriale illuminato, favorì i progressi tecnici, promosse l'esportazione dei prodotti italiani, curando insieme il benessere dei lavoratori. Una sua tenuta (a Cornaredo) fu campo di felici esperienze mutualistiche e cooperative: a Pontepossero applicò fra i primi in Italia i nuovi mezzi profilattici antimalarici; introdusse negli stabilimenti provvidenze igieniche e educative. Fondò la "Istituzione agraria dott. Andrea Ponti" presso la R. Scuola di agricoltura in Milano, e una scuola di frutticoltura a Varese. Promosse una fondazione per assistenza agli operai colpiti da infortunî sul lavoro, e la creazione di un padiglione meccanoterapico e di un padiglione chirurgico presso l'ospedale maggiore di Milano, destinando a essi (insieme con i cugini Emilio e Amerigo) un lascito dello zio Francesco. Fu presidente di più società e istituti di assistenza sanitaria e filantropica; largamente benefico, sovvenne iniziative di cultura, concorse al rinnovamento del Teatro alla Scala e curò il riordinamento del Museo preistorico dell'Isola Virginia. Fu eletto due volte (1890, 1892) deputato al parlamento e nel giugno 1900 nominato senatore del regno. Sindaco di Milano dal 1905 al 1909, diede valido impulso al rinnovamento edilizio della città, alla creazione di parchi, alla costruzione di case popolari, a vaste opere pubbliche, fra cui l'impianto idroelettrico della Valtellina. Fu tra i fondatori dell'Associazione dell'alta cultura in Milano, che, da lui presieduta, diede origine al consorzio per la costruzione della "Città degli Studî". Fidente apostolo del graduale passaggio dalla lotta alla cooperazione internazionale e sociale, nel suo libro La guerra dei popoli e la futura Confederazione europea secondo un metodo analogico e storico (Milano 1915), precorse molte delle idee a cui s'ispirò poi la Società delle nazioni. Preconizzò un ordinamento sindacale-corporativo nell'articolo Il sindacato industriale e il nuovo orientamento economico (in Nuova Antologia, 1 e 16 dicembre 1918). Era stato creato marchese nel 1906.
Bibl.: In memoria del march. E. P., sen. del Regno, Milano 1920; In memoria di E. P., Milano 1920.