CONTI, Ettore
Ingegnere e industriale, nato a Milano il 24 aprile 1871. È stato uno dei pionieri delle applicazioni elettriche e dello sfruttamento delle forze idrauliche in Italia, fondando e presiedendo molte fra le maggiori società industriali e finanziarie nella prima metà del 1900: fra esse la Società imprese elettriche Conti, che, con la costruzione dei grandiosi impianti del Toce e del Devero, stabilì il primo esempio di sfruttamento integrale dei bacini imbriferi, affinché nessuna parte della ricchezza idrica andasse distrutta; la Società idroelettrica ligure, l'Unione esercizî elettrici, la Società elettrica Riviera di Ponente, la Società pavese di elettricità A. Volta, le Officine elettriche di Novara, la Società Orobia per gas ed elettricità, la Società elettrica Piemonte orientale, la Società idroelettrica Piemonte, la Società nazionale per lo sviluppo delle imprese elettriche, la Società generale elettrica dell'Adamello. È stato a capo altresì di parecchi fra i più importanti enti industriali e finanziarî italiani, quali la Confederazione generale dell'industria e l'Associazione fra le società italiane per azioni. Dal novembre 1930 è presidente della Banca commerciale italiana. Ha ricoperto anche la carica di alto commissario per le armi e munizioni, per l'aeronautica, e per il passaggio dallo stato di guerra a quello di pace dal 1918 al 1920. È senatore del regno dal 22 febbraio 1919.
Bibl.: G. Bellincioni, Il pioniere della utilizzazione del carbone bianco in Italia, in l'Acqua, gennaio 1931.