Critico letterario italiano (Mantova 1915 - Milano 1998); prof. univ. dal 1965, ha insegnato lingua e letteratura italiana nell'univ. di Torino. Nei saggi di letteratura italiana e francese raccolti negli Ipocriti di Malebolge (1953) e nello studio su Le Maccheronee di T. Folengo (1956) ha fatto della critica stilistica lo strumento per un'interpretazione storica degli scrittori. Ha studiato in particolare il Cinquecento (Il classicismo dal Bembo al Guarini, 1966; T. Tasso, 1966; Retorica e invenzione, 1970) e il Settecento (Letterati memorialisti e viaggiatori del Settecento, 1951; Parini e altro Settecento, 1982). Notevoli anche gli studî manzoniani (commento dei Promessi sposi, 1972; Manzoni. Conclusioni e proposte, 1976). Per il Novecento sono da ricordare l'Interpretazione di Montale (2 voll., 1977-79) e Le metafore del vero. Saggi sulle "Occasioni" di E. Montale (1981). Da ricordare inoltre Interpretazioni dantesche (1988). Socio nazionale dei Lincei (1997).