Bertolè Viale, Ettore
Militare (Genova 1829 - Torino 1892). Frequentò l’Accademia militare di Torino. Partecipò alla prima guerra d’indipendenza, alla spedizione di Crimea e alla campagna del 1859, in seguito alla quale fu insignito della medaglia d’argento al valor militare. Promosso tenente colonnello, nel 1860 entrò a far parte dello stato maggiore dell’armata per le operazioni nelle Marche e in Umbria, segnalandosi nella fase finale della campagna e ottenendo la nomina a ufficiale dell’Ordine militare di Savoia. Nominato capo di gabinetto del ministero della Guerra nel 1861, quindi segretario generale, fu tra gli artefici della formazione dell’esercito italiano. Nel 1866, promosso maggiore generale, ebbe il comando dell’intendenza generale dell’esercito, che tenne durante la guerra contro l’Austria. Nominato aiutante del re, dal 1867 al 1880 fu eletto deputato e si schierò su posizioni filogovernative. Nel 1867-69 fu ministro della Guerra con i tre governi Menabrea. Sulla scia degli insuccessi della guerra contro l’Austria, predispose un progetto di riforma della leva che però, a causa prima delle ristrettezze di bilancio e poi della caduta di Menabrea, non fu approvato. Promosso tenente generale, nel 1874 assunse il comando del corpo di stato maggiore, che resse per sette anni. Nel 1881 venne nominato senatore. Dal 1887 al 1891 fu nuovamente ministro della Guerra, con i governi Depretis e Crispi: tra i più strenui difensori delle posizioni dei vertici dell’esercito e anello di collegamento con gli ambienti di corte, si adoperò per dare attuazione alla convenzione militare con la Germania e, dopo Dogali, costituì un Corpo speciale delle truppe d’Africa.