Uomo politico francese (n. 1316 circa - m. Parigi 1358). Di ricca famiglia di mercanti di panni, prevosto dei mercanti (prévôt des marchands) di Parigi, ebbe il controllo, con Robert le Coq, vescovo di Laon, degli Stati Generali del 1355 e all'indomani della disfatta di Poitiers, con il re Giovanni II prigioniero degli Inglesi e il delfino esautorato, fu il vero padrone di Parigi, dove organizzò militarmente l'intera popolazione. Nella prima sessione degli Stati Generali M. cercò di imporre una serie di misure (innanzitutto quella che chiedeva l'istituzione di un consiglio della corona composto di 20 membri di cui 12 borghesi), che avrebbero ridotto profondamente le prerogative regie. Il delfino Carlo, poi Carlo V, non accettò tali imposizioni, ma l'anno successivo (1357) dovette riconvocare gli Stati Generali perché approvassero nuove imposte, e fu costretto a concedere la Grande Ordonnance (3 marzo 1357), che metteva di fatto il delfino sotto la tutela degli Stati Generali. Poi al delfino, che la grande feudalità aveva ormai persuaso alla resistenza armata, M. contrappose come pretendente al trono il re di Navarra, Carlo II il Malvagio favorevole agli Inglesi; ma quando aveva deciso di consegnargli Parigi fu ucciso, il 31 luglio 1358, nel clima di opposizione agli eccessi della jacquerie, che aveva stretto nobili e borghesi intorno alla monarchia francese.