ETHIS
Nome etrusco di una dea su uno specchio della Collezione Gherardesca (Firenze), che rappresenta presumibilmente Ercole (Hercla) a un bivio. L'eroe è al centro, insieme con Menrva (Minerva); a destra E., alata, vestita di una lunga tunica, con un diadema tra i capelli; a sinistra Eris, entrambe rivolte verso di lui. Probabilmente E. va intesa come Hedonè-Voluptas, mentre Eris rappresenta la nobile contesa.
Bibl.: W. Deecke, in Roscher, I, c. 1390, s. v.; Samter, in Pauly-Wissowa, VI, 1909, c. 718, s. v.; Th. Dempster, De Etruria Regali, Firenze 1723-24, tav. II; L. Lanzi, Saggio di Lingua Etrusca, Roma 189, II, p. 209, tav. XI, 3; E. Gerhard, Etruskische Spiegel, Berlino 1843-97, 3, p. 153, tav. CLXIV; A. Fabretti, C. I. I., 106.