ÉTAMPES (A. T., 32-33-34)
Città della Francia, capoluogo di circondario nel dipartimento di Seine-et-Oise, situata nella valle della Juine (bacino della Senna), a 45 km. a S.-SO. di Parigi. Conta circa 10.000 ab.
Monumenti. - La chiesa di Notre-Dame du Ford, con pianta molto irregolare, fu costruita nel sec. XII su una cripta del sec. XI. Celebre il portale del braccio meridionale del transetto, tra i più importanti di quelli dipendenti da Saint-Denis. Contemporaneo del portale di Chartres (circa 1150), ne è certamente autore l'artista che eseguì le parti più arcaiche e rudi dei celebri portali. Nel timpano è rappresentata l'Ascensione, come nella porta Miégeville a Tolosa e nella cattedrale di Cahors; e fa supporre che l'autore fosse della Linguadoca. Le statue delle colonne rappresentano i profeti; due di esse si trovano nel coro. In una cappella, bella vetrata con l'Albero di Iesse (sec. XVI). Il campanile con leggiere torrette e freccia di pietra (fine del sec. XII) è un capolavoro del genere. La chiesa di S. Basilio, costruita nel sec. XIII sugli avanzi di un santuario del sec. XII, fu molto rimaneggiata nel XVI; ha un bel portale, un campanile romanico e antiche vetrate.
La chiesa di S. Martino ha un'elegante navata del sec. XIII, innestata ad un'abside del XII; e una strana torre pendente del Rinascimento. La torre Guinette, potente mastio, risalente a re Luigi il Grosso ed unico avanzo della rocca, è una delle più notevoli costruzioni militari del Medioevo.
Étampes conserva ancora numerose case antiche, specialmente del Rinascimento. Nel palazzo comunale uno squisito affresco profano, di soggetto romanzesco, del sec. XIV.
Storia. - Già menzionata nell'età merovingica, Étampes fu compresa nel demanio regio da Ugo Capeto; ma Filippo il Bello la diede in appannaggio a Luigi, conte d'Évreux, e successivamente Carlo IV la costituì in contea (più tardi ducato) separata dal dominio diretto della Corona (1327). Varî ne furono i titolari, sinché nel 1712 Étampes ritornò definitivamente alla Corona di Francia. Étampes fu sede di sei concilî, il più celebre dei quali, quello del 1130, si concluse con il riconoscimento d'Innocenzo II come papa legittimo.
Bibl.: E. Lefèvre-Pontalis, Les campagnes de constructions de Notre-Dame d'Étampes, in Bull. monumental, 1909; L. E. Lefèvre, Œuvres d'art diverses dans les églises d'Étampes, Parigi 1912; id., Peinture murale de l'église Notre-Dame d'Étampes. Le martyre de Sainte Julienne, in Bull. de la Société hist. et archéol. de Corbeil, d'Étampes et du Hurepois, 1912; J. M. Alliot, Cartulaire de Notre-Dame d'Étampes, in Documents publiés par la Société historique et archéologique du Gâtinais, III, Parigi 1889; B. Fleureau, Les antiquités de la ville et du duché d'Étampes, Parigi 1683; Mont-Rond, Essais historiques sur la ville d'Étampes, Étampes 1836-37.