Guerrigliero e politico (Idocín, Navarra, 1781 - Barcellona 1836). Combatté dal 1808 contro i Francesi, e divenne nel 1810 capo delle bande di suo nipote Mina el Mozo che era caduto prigioniero. Contrario all'assolutismo, tentò più volte, alla restaurazione di Ferdinando VII, di far proclamare la costituzione del 1812, e, fallito un colpo di mano su Pamplona, dovette fuggire in Francia, da dove ritornò nel 1820 per servire il governo costituzionale, combattendo contro i ribelli carlisti in Catalogna e nella Cerdaña. Nel 1822 riparò in Inghilterra; amnistiato, tornò nel 1833 in Spagna; nominato capo dell'esercito del Nord l'anno seguente, sostenne la reggente Maria Cristina contro i carlisti, e si ritirò poi a vita privata. Le sue Memorie furono pubblicate postume dalla vedova (1850-52, in 5 voll., l'ultimo dei quali è opera d'altri).