ESPETTORATO (dal lat. expectñro "espettoro")
È costituito dai materiali espulsi dalle vie aeree superiori mediante la tosse o il raschiamento; l'espettorazione è uno dei sintomi più banali delle affezioni dell'apparato respiratorio. Derivante da multiple sorgenti, l'espettorato consta dei secreti della mucosa laringo-tracheobronchiale, del contenuto delle cavità alveolari del polmone, di tessuto polmonare in preda a disfacimento, di pus proveniente dall'apparato bronco-polmonare, oppure da raccolte endopleuriche o extratoraciche, secondariamente apertesi nei bronchi, di sangue, di corpi stranieri penetrati per inalazione dall'esterno, di secrezioni salivari e mucose del cavo orale. Talora l'espettorazione è facile e abbondante, altre volte segue solo a reiterati accessi di tosse; talvolta ha luogo assai più facilmente in determinati atteggiamenti del corpo che facilitano lo svuotamento delle raccolte, attraverso le loro comunicazioni con i bronchi. L'esame dell'espettorato, di grande valore semeiologico, ne riguarda la quantità, le proprietà fisiche, chimiche, istologiche, batteriologiche: in rapporto alla consistenza, all'aspetto, al colorito e al contenuto in aria si distinguono espettorazioni mucose (bronchiti acute all'inizio), mucopurulente (bronchiti croniche), purulente, sierose (edema polmonare) emorragiche (v. emottisi). Il colorito dello sputo spesso è in rapporto al suo contenuto in sangue che può venir emesso puro o commisto in varia proporzione: i diversi sputi sanguigni presentano una tinta differente a seconda della quantità del sangue che v'è commista, e anche a seconda della presenza degli uni o degli altri derivati della sostanza colorante sanguigna. Alcuni tipi d'espettorato hanno particolare importanza perché consentono di sospettare la natura del processo patologico istituitosi; così l'espettorato rugginoso della polmonite, lo sputo nummulare dei tisici, il fuligginoso dell'antracosi polmonare; l'espettorato lasciato a sé talvolta si dispone in stratificazioni sovrapposte come avviene quando sia emesso in copia e consti di parti liquide di diversa densità, commiste a frammenti solidi (bronchiettasia, bronchite putrida, ascesso, cancrena polmonare). Possono riconoscervisi anche a occhio nudo alcune formazioni, come brandelli di tessuto polmonare necrotico, le cosiddette spirali filamentose di Curschmann, caratteristiche dello sputo degli asmatici, ramificazioni arborescenti di fibrina (dilterite bronchiale), pseudomembrane fibrinose (difterite della laringe e della faringe). L'esame microscopico permette di discernere i corpuscoli del pus, le cellule epiteliali di varia forma a seconda che provengono dalla bocca, dalla faringe, dalla laringe, dai bronchi e dagli alveoli polmonari; queste ultime talora sono cariche di residui granulari emoglobinici (cellule da vizio cardiaco), sotto forma di punteggiature brunicce, o di pulviscolo di carbone. Grande importanza ha l'eventuale presenza di fibre elastiche nello sputo, indice di processi distruttivi del parenchima polmonare, di frammenti di tessuto tumorale, di cristalli d'acidi grassi, d'ematoidina, di parassiti animali (uncini, scolici, frammenti di membrane d' echinococco), di parassiti vegetali. Fra questi la massima importanza per l'accertamento diagnostico spetta al bacillo della tubercolosi (v.), facilmente identificabile con metodi adatti; altri germi provvisti di valore patogeno e reperibili nell'espettorato sono i pneumococchi della polmonite, gli streptococchi e stafilococchi per lo più commisti a una ricca flora batterica formata d'elementi saprofitici. Possono infine ritrovarsi alcune specie di funghi (mughetto, aspergillo).