esofagostenosi
Restringimento del lume dell’esofago. Le cause sono molteplici, dalle patologie tumorali agli esiti cicatriziali di processi infiammatori. Il sintomo dominante è la disfagia per cibi solidi o liquidi. La terapia varia a seconda dei casi. Tra le cause principali si riconoscono: tumori esofagei: sia benigni (ad es. il leiomioma) che maligni (i più frequenti sono il carcinoma epidermoide e l’adenocarcinoma). La terapia è antitumorale con chemioterapici e chirurgica; anello esofageo: struttura mucosa congenita che provoca un restringimento anulare a livello dell’esofago distale. Il solo tipo di trattamento necessario è generalmente quello di istruire il paziente a masticare a lungo il cibo. Gli anelli esofagei possono tuttavia essere trattati per via endoscopica, mediante dilatazione o resezione; diaframma esofageo: sottile membrana mucosa che si forma nel lume dell’esofago superiore, rara ma caratteristica manifestazione di grave anemia sideropenica. Solitamente i diaframmi esofagei scompaiono con il trattamento dell’anemia; disfagia lusoria: disfagia causata dalla compressione estrinseca dell’esofago da parte di un’anomalia vascolare congenita (solitamente un’arteria succlavia destra con origine anomala dalla parte sinistra dell’arco aortico). La terapia, peraltro non frequentemente necessaria, è chirurgica. Stenosi esofagee possono altresì essere determinate dall’ingestione, accidentale o a scopo suicida, di agenti caustici (ad es. detersivi).