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esofago

Dizionario di Medicina (2010)
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esofago


Tratto del canale alimentare interposto tra la faringe e lo stomaco. È un condotto muscolo-membranoso, lungo circa 25 cm, che si trova situato quasi interamente nel torace, davanti alla colonna vertebrale. Presenta nel suo decorso tre restringimenti fisiologici posti, rispettivamente, al livello della cricoide, della biforcazione tracheale e del diaframma. Tali restringimenti hanno importanza come punti elettivi di arresto dei corpi estranei o come sede di lesioni più gravi, nell’ingestione di liquidi caustici. Topograficamente, e soprattutto in rapporto alla chirurgia, l’e. si considera diviso in tre porzioni: la cervicale, corrispondente al collo, la toracica e l’addominale, quest’ultima molto breve, situata sotto il diaframma. La parete esofagea è costituita da una tunica muscolare a fibre longitudinali e circolari e da una tunica sottomucosa, sulla quale riposa una tunica mucosa che delimita il lume dell’organo. Funzionalmente, l’e. assolve il compito di far progredire il bolo alimentare dalla faringe allo stomaco; in esso si compie il terzo stadio della deglutizione (fase involontaria esofagea).

Patologia

Malformazioni congenite dell’e. sono rare e di varia natura. Le più gravi conducono a morte in pochi giorni (mancanza dell’e., comunicazioni esofago-tracheali, ecc.); le altre (e. corto o lungo) sono compatibili con la vita. Le ferite, perforazioni, rotture dell’e. rappresentano un evento di notevole gravità a causa delle facili complicazioni. Nell’e. possono fermarsi corpi estranei: i sintomi consistono in dolori retrosternali, talora irradiati al dorso, disfagia, rigurgito, emorragie, ecc. La diagnosi è accertata soprattutto con la radiografia e l’esofagoscopia. La rimozione si effettua per via endoscopica e solo nei casi più gravi chirurgicamente. Causticazioni dell’e. sono dovute all’ingestione di caustici (acidi o alcalini), accidentale o a scopo suicida. Nei casi non letali, la retrazione cicatriziale determina stenosi dell’organo e disturbi di canalizzazione (➔ disfagia). Nei casi più gravi, in cui è impossibile anche la semplice alimentazione liquida, sono necessari interventi palliativi (gastrostomia, digiunostomia) in attesa di un intervento chirurgico radicale (esofagogastrostomia; esofagodigiunostomia). Le infiammazioni dell’e. danno luogo a esofagite (➔). Nell’e. può riscontrarsi l’ulcera peptica, soprattutto per il rigurgito nell’e. stesso del contenuto acido dello stomaco. I sintomi consistono nella disfagia accompagnata da bruciori retrosternali irradiati all’epigastrio e al dorso. I tumori dell’e. si distinguono in benigni (fibroma, leiomioma) e maligni. Quest’ultimo si manifesta con disfagia ingravescente prima per cibi solidi, poi anche per i liquidi.

Vedi anche
stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti. 1. Anatomia comparata Nei pesci, in generale, non vi è una separazione netta tra esofago e stomaco: questo può essere ... disfagia Disturbo della deglutizione, che diventa dolorosa, difficile o impossibile. Il meccanismo d’insorgenza è vario: psicogeno (stati isterici, ossessivi ecc.), funzionale (acalasia) o organico; quest’ultimo è rappresentato da numerose affezioni del cavo orofaringeo e dell’esofago (stenosi cicatriziali, tumori ... diaframma anatomia e medicina Robusta membrana muscolare e tendinea che separa nei Mammiferi la cavità toracica da quella addominale. Prende origine dal sistema dei muscoli retti addominali ed è ritenuto di natura ipobranchiale. Nell’Uomo ha forma di cupola a convessità superiore: contraendosi si appiattisce, ... deglutizione L’atto fisiologico per cui il bolo alimentare o il sorso liquido viene sospinto dalle fauci nella faringe e poi nell’esofago, fino allo stomaco. Esso consta di tre fasi: la prima di natura volontaria (sollevamento del dorso della lingua contro la volta del palato), le altre due di natura riflessa e peristaltica ...
Altri risultati per esofago
  • esofago
    Enciclopedia on line
    Condotto muscolo-membranoso, lungo circa 25 cm, interposto tra la faringe e lo stomaco. Si trova situato quasi interamente nel torace, davanti alla colonna vertebrale. Presenta nel suo decorso tre restringimenti fisiologici, situati a livello della cricoide, della biforcazione tracheale e del diaframma. Topograficamente, ...
  • Esofago
    Universo del Corpo (1999)
    Daniela Caporossi e Red. L'esofago (dal greco οἰσοϕάγος, derivato dai temi οἰσ-, "portare", e ϕαγ-, "mangiare") è il tratto di tubo digerente compreso tra faringe e stomaco, responsabile del movimento del bolo alimentare che, dal cavo orale e dalla faringe, è inviato allo stomaco grazie ai movimenti ...
  • ESOFAGO
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    Chirurgia. - Un capitolo nuovo della chirurgia dell'e. è rappresentato dalle malformazioni congenite. Queste sono rappresentate abitualmente dall'atresia in cui il tipo più comune è la divisione dell'e. in due monconi, di cui il superiore sbocca nella trachea e l'inferiore, situato subito al disotto ...
  • ESOFAGO
    Enciclopedia Italiana (1932)
    È il tratto del canale alimentare (v. digerente, apparato) che fa seguito alla faringe e si continua nello stomaco; con la contrazione della sua parete muscolare conduce il bolo alimentare dalla faringe allo stomaco; dal punto di vista alimentare si può ritenere che non abbia alcuna funzione di assorbimento. ...
Vocabolario
eṡòfago
esofago eṡòfago s. m. [dal gr. οἰσοϕάγος, comp. dei temi οἰσ- «portare» e ϕαγ- «mangiare»] (pl. -gi o -ghi). – In anatomia, il tratto muscolomembranoso del canale alimentare, interposto tra la faringe e lo stomaco, lungo circa 25 cm, situato...
eṡofagismo
esofagismo eṡofagismo s. m. [der. di esofago]. – In medicina, spasmo dell’esofago, che si manifesta con deglutizione dolorosa e senso di arresto del cibo deglutito; è determinato da lesioni della mucosa esofagea, stati tossici, nevrotici...
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