ESIA
Nome etrusco di una dea, probabilmente corrispondente alla greca Ariadne, che appare su uno specchio prenestino della Collezione Meester de Ravenstein tra le braccia di Artemas (Artemide), che la rapisce a Fuflunus (Dioniso) mentre, sul lato opposto, Minerva guarda la scena. La stessa rappresentazione, con nomi quasi identici: Esia, Fuflunu, Artam, Menarv[a], si trova su uno specchio del museo di Bologna.
Bibl.: W. Deecke, in Roscher, I, col. 1385. Specchio prenestino: Schmidt, in Ann. Inst., XXXI, 1859, p. 258 ss., tav. agg. L.; E. Gerhard, Etruskische Spiegel, Berlino 1843-97, IV, p. 36 ss., tav. CCCV; A. Fabretti, C. I. I., 2726. Specchio di Bologna: E. Gerhard, op. cit., tav. LXXXVII; A. Fabretti, C. I. I., 43.