escortiere
s. m. (iron. spreg.) Chi ha la consuetudine di frequentare escort.
• «Il presidente del Consiglio non è escortiere, ma puttaniere»: il deputato dell’Italia dei Valori Francesco Barbato, nel corso del suo intervento in Aula a Montecitorio che ha all’esame lo scudo fiscale, ieri ha fatto una digressione e ha parlato del premier, spiegando come l’Italia dei Valori preferisca citare «le cose con il loro nome». (Adige, 29 settembre 2009, p. 4, Attualità) • Mentre alla Camera è bagarre, con i dipietristi che urlano «escortiere» e «mafioso» all’indirizzo del premier, Giorgio Napolitano è a Potenza, da dove ricorda con nostalgia gli anni dal dopoguerra in poi, «i tempi in cui ci si contrastava anche ideologicamente in politica, ma ci si rispettava, c’era civiltà nei rapporti». (Antonella Rampino, Stampa, 3 ottobre 2009, p. 10, Interno) • Il Pdl voleva il cartellino rosso come fu per il dipietrista Franco Barbato, che si beccò cinque giorni di sospensione per aver apostrofato [Silvio] Berlusconi come un «puttaniere, escortiere, criminale e mafioso». (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 8 ottobre 2010, p. 10, Primo Piano).
- Derivato dal s. ingl. escort ‘accompagnatrice’ con l’aggiunta del suffisso -iere.