ROMMEL, Erwin Johannes
Generale tedesco, nato a Heindenheim (Würtemberg) il 15 novembre 1891. Proveniente dalla fanteria, già distintosi nella prima Guerra mondiale (campagna di Francia 1914-15; di Romania 1916, d'Italia 1917), decorato della croce di ferro di 1ª classe, nel dopoguerra è uno dei primi ad aderire al movimento nazionalsocialista; le originali e profetiche teorie sull'impiego dei carri gli ottengono la stima dello S. M. e il comando della Scuola militare di Wiener Neustadt (1938). Nella seconda Guerra mondiale partecipa alla campagna di Polonia come colonnello addetto al quartier generale del Führer; nel 1940 comanda la 7ª divisione corazzata ("divisione fantasma"), in testa alle unità corazzate che, operato lo sfondamento sulla Mosa, puntano su Abbeville, dividendo in due le armate francesi.
È nominato cavaliere dell'Ordine della croce di ferro. Nel 1941, comandante di corpo d'armata, è inviato in Libia con l'Afrika Korps, mentre gli Alleati hanno portato a termine la prima battaglia per la Marmarica. Nell'aprile sferra un'audace controffensiva che riporta le forze italo-tedesche fino al vecchio confine oltre Bardia; ma Tobruch, per quanto assediata, non cede. Nel novembre gli Alleati iniziano la 2ª battaglia della Marmarica e, a fine d'anno, gl'italo-tedeschi sono di nuovo a sud di Agedabia, dopo aver perduto tutta la Cirenaica. Nel gennaio 1942 R. si lancia nuovamente alla controffensiva e raggiunge con un balzo Tobruch; dopo una sosta, espugnata la piazzaforte, riprende la travolgente avanzata che lo porta a el‛Alamein (a 150 km. da Alessandria). Il 21 giugno viene promosso maresciallo. Ma la spinta si esaurisce mentre gli Alleati ricevono rinforzi: il 23 ottobre l'armata Montgomery (8ª) sferra la battaglia decisiva. Dopo la strenua resistenza di el Aqqaqir dove vengono distrutti 400 carri italo-tedeschi, ha inizio (2 novembre) il definitivo ripiegamento, che porta, nel dicembre, allo sgombero della Cirenaica e, nel gennaio 1943, a quello della Tripolitania.
Rimpatriato, R. comanda le divisioni che, dopo il 25 luglio, penetrano nella valle padana; il 15 agosto partecipa al convegno di Bologna. Nel 1944 è ispettore del Vallo atlantico, indi comandante di un gruppo di armate nella battaglia di Normandia. Il 27 giugno è gravemente ferito alla testa; mentre si trova in ospedale, ha luogo (20 luglio) il grave attentato a Hitler, cui seguono spietate repressioni e processi. Sembra che in questi ultimi qualcosa emerga a carico del R.; sta di fatto che il 14 ottobre, Hitler inviò a R., allora in convalescenza a Herrhingen (Ulm), 2 generali che lo posero di fronte all'alternativa del suicidio o dell'arresto. Nel corso del drammatico colloquio, durato circa un'ora, R. si protestò innocente. Alcuni giorni dopo si suicidò con una fiala di veleno.