FERRONI, Ersilio
Nacque a Motta S. Anastasia (Catania) l'11 nov. 1871 da Angiolo e da Adele Follani. Laureatosi in medicina e chirurgia nell'università di Catania il 22 luglio 1895, divenne nel successivo novembre assistente nell'istituto di clinica ostetrica e ginecologica dell'università di Pavia diretto da L. Mangiagalli. Libero docente in ostetricia e ginecologia nel 1900, dal 1902 al 1904 seguì come aiuto il Mangiagalli nella scuola ostetrica di Milano. Il 7 genn. 1905 fu incaricato dell'insegnamento dell'ostetricia e ginecologia all'università di Cagliari; con decreto ministeriale del 1ºluglio 1906 fu trasferito all'università di Parma in sostituzione di G. Resinelli, chiamato a Firenze. Divenuto ordinario il 1ºapr. 1910, il 10 luglio 1915 si trasferì all'università di Firenze, ove resse la chnica ostetrica e ginecologica fino al 1939, quando fu collocato a riposo per raggiunti limiti di età.
Formatosi alla scuola del Mangiagalli, successore di E. Porro a Pavia e a Milano, il F. acquisì rapidamente le principali doti che avevano distinto il maestro: la capacità organizzativa di tipo imprenditoriale e la visione nitida della nuova dimensione cui era allora pervenuta la disciplina. Assunta la direzione della clinica di Parma, egli profuse tutto il suo impegno per i miglioramenti edilizi, la modernizzazione dei servizi, la riorganizzazione degli spazi operativi, l'acquisto di materiali (I primi cento anni di insegnamento di ostetricia nell'università di Parma, in Annali di ostetr. e ginecol., XXXVI[1914], 2, pp. 389-453). Sul piano scientifico, oltre a coltivare i filoni tradizionali della ricerca anatomica e istologica (a tale proposito si ricorda un suo lavoro giovanile: Norme elementari per la fissazione e la conservazione di pezzi patologici da sottoporre all'esame microscopico nella pratica ostetrico-ginecologica, in L'Arte ostetrica, XIII[1899], pp. 170-174), egli affrontò argomenti decisamente moderni, quali la funzione del corpo luteo e la vitaminologia, in un'ottica globale e dinamica dei vari problemi.
Dopo che il Porro aveva per la prima volta eseguito il taglio cesareo demolitore, la pratica ostetrica e quella ginecologica erano andate radicalmente mutando: l'intervento ostetrico non era più concepito come un atto episodico fondato su criteri anatomico-topografici, ma piuttosto come un'indicazione scaturita dalla considerazione della particolare situazione simbiotica feto-gestante durante tutto l'arco della gravidanza. I problemi di fisiopatologia della gravidanza, i rapporti tra ginecologia e patologia extraginecologica, i progressi delle tecniche chirurgiche stavano ormai rinnovando l'ostetricia tradizionale.
In questo nuovo corso della clinica ostetrica e ginecologica il F. seppe bene inserirsi con una nutrita serie di ricerche: studiò l'adattamento utero-feto-placentare, i rapporti tra patologia materna e sviluppo fetale, i movimenti fetali intrauterini, le condizioni cardiocircolatorie nella gestante e nella puerpera, le anemie della gravida, le infezioni puerperali. Si occupò di argomenti di patologia della gravidanza e in gravidanza (per es.: Sulla cura dell'aborto, in L'Arte ostetrica, XIII [1899], pp. 209-218, 225-229; Sulla porpora emorragica in gravidanza, in Annali di ostetr. e ginecol., XXV [1903], pp. 30-87; Intorno ad alcuni casi di distacco prematuro di placenta normalmente inserta, in L'Arte ostetrica, XVIII [1904], pp. 69-87, 83-88),delle condizioni del neonato (Elementi grafici per lo studio della funzione cardiaca del neonato (Cardiogrammi e ricerche affini), in Annali di ostetr. e ginecol., XXV [1903], pp. 706-751),di patologia ginecologica (ad es., Ricerche ed osservazioni anatomo-cliniche sulle cisti intraligamentarie e su alcune altre forme patologiche del legamento largo, ibid., pp. 145-172, 241-266, 322-330; Tubercolosi degli organi genitali femminili, in Trattato della tubercolosi, diretto da L. Devoto, IV, Milano 1931, pp. 101-196; Tumori maligni degli annessi, in Tumori maligni, a cura di G. Vernoni, ibid. 1933, pp. 192-200), dichirurgia ostetrica e ginecologica (ad es.: Due tagli cesarei conservatori con incisione trasversale sul fondo, in L'Arte ostetrica, XVIII [1904], pp. 241 ss., 260-263; Operazioni addominali sull'utero e sugli annessi per forme neoplastiche, in Trattato di ginecologia, diretto da I. Clivio, II, Milano 1938, pp. 739-856).
Oltre che di numerosi lavori scientifici, apparsi sulle riviste specializzate, il F. fu autore del trattato Fisiopatologia generale della gravida, edito a Milano nel 1914, e di importanti capitoli nel Trattato di ostetricia, redatto con E. Alfieri, A. Bertino, I. Clivio, E. Cova, E. Pestalozza, G. Resinelli, edito a Milano in 5 edizioni (1923, 1926, 1935, 1940, 1945): quelli magistrali intitolati Malattie in gravidanza e per la gravidanza (cap. XVII, vol. II delle edizioni 1923 e 1926;nell'edizione 1935, II, pp. 183-249; ediz. 1940, II, pp. 185-256, con C. Decio, ed ediz. 1945, II, pp. 213-310,sempre con Decio) e Patologia degli annessi ovulari. Malattie del villo e della membrana (cap. XVIII del vol. II nelle edizioni 1923 e 1926; 1935, II, pp. 250-288; 1940, II, pp. 257-297, con Decio; 1945, II, pp. 311-357, con Decio); e quelli scritti in collaborazione con G. Resinelli e C. Decio nelle edizioni 1940 e 1945 (Gravidanza e parto multiplo, 1940, I, pp. 377-398; 1945,I,pp. 443-466; Il feto e le sue funzioni, 1940, I, pp. 62-91; 1945,I, pp. 71-105; Il puerperio, 1940, I, pp. 333-376; 1945, I, pp. 294-442; Alterazioni funzionali dell'utero nella gravidanza e nel parto, 1940, II, pp. 93-127; 1945, pp. 104-146).
Il F. morì a Firenze il 23 nov. 1962.
Bibl.: A. Guzzoni Degli Ancarani, L'Italia ostetrica, Siena 1911, pp. 169-176; O.Viana-F. Vozza, L'ostetricia e la ginecologia in Italia, Milano 1933, ad Indicem; La ginecologia in Italia, a cura di P. Mutti-N. Voglio, in Atti d. Soc. ital. di ostetr. e ginecol.,XLVIII (1961), Suppl., pp. 190-195 (con bibl. completa).