Pseudonimo del pittoreislandese Gudmundur Gudmundsson, detto prima Ferró (n. Olafsvik 1932), residente a Parigi. È autore di tele dalla tematica complessa, d'impronta neosurrealista e legate ai moderni media: composizioni allucinanti, ossessive, in cui intende, con l'addensarsi di simboli e con la presentazione di molteplici punti di vista, "rendere impossibile allo spettatore la consumazione dell'opera". In Italia ha, tra l'altro, esposto alla Biennale di Venezia nel 1975 e nel 1986.