ERÖSD
Località della Transilvania, nell'alta valle del fiume Alt, che ha dato il nome ad un aspetto di civiltà preistorica distinguibile da quella Danubiana (v.).
E. (o AriuŞd, v. ceramica, Preistoria) fa parte di un complesso di numerosi insediamenti di genti agricole che presentano caratteri omogenei. I villaggi, posti in luoghi elevati, mostrano in qualche caso l'esistenza di una struttura particolare di casa con portico, che richiama il tipo del mègaron. Questo carattere dell'abitazione, l'insieme della produzione vascolare dipinta, la presenza di figurine fittili (idoli femminili e animali), mostrano le connessioni della civiltà di E. con quelle neolitiche a ceramica dipinta che durante il III millennio si formarono nella Grecia continentale (specialmente Tessaglia) in Macedonia, Valacchia, Dobrugia, Moldavia, Bessarabia ed Ucraina, attraverso numerosi insediamenti in zone di fertilità naturale soprattutto nei bacini dei grandi fiumi, dal Basso Danubio al Dnieper.
La ceramica di E., generalmente a fondo arancione o rosso-mattone, a volte nerastro, mostra una discreta varietà di forme prive di anse o con prominenze forate: ciotole aperte, olle a collo stretto, orci ovoidali, caratteristici sostegni tubolari, coppe su alto piede e mestoli muniti di lungo manico; appare anche qualche vaso zoomorfo. La decorazione dipinta si svolge libera in motivi a fasce (comunemente bianche o bianche orlate di nero) che traggono spunto dal meandro e dalla spirale, e solo nella produzione fittile più recente assume una sua definizione tettonica, adeguandosi alla forma del vaso. Numerosi sono gli esemplari di plastica fittile, eseguiti sommariamente ma non privi di tratti efficaci, che rappresentano la figura femminile adiposa (dea della fecondità) e modellini di animali domestici (bue, pecora, maiale).
Pur mostrando attinenze generali col Danubiano II, le quali rientrano più nella sostanza etnologica di culture affini che nella definizione di formazione omogenea sul piano archeologico, la civiltà di E. trova le sue maggiori corrispondenze nei complessi moldavi di Cucuteni ed HăbăŞeŞti (v.) e soprattutto in quelli tessali del II periodo (Dimmi, v.), manifestandosi come una delle ultime propaggini occidentali di un moto di espansione di civiltà asiatiche (specialmente sumerica) nell'Europa sud-orientale. I supporti tubolari e le coppe su piede (cosiddette "fruttiere") sono noti nei livelli più antichi di Ur, Assur e Kish, mentre ad analoga provenienza richiamano gli idoli femminili che riflettono un'ideologia sorta presso le più antiche comunità agricole orientali.
Bibl.: F. László, La station primitive de Erösd, in Dolgozatok, 1914; id., Les types de vases peints d'Ariusd (Erösd), in Dacia, 1927; V. Gordon Childe, The Danube in Prehistory, Oxford 1929, p. 98 e ss.; M. Petrescu-Dâmboviṭa, Cetăţuia dela Soticani, in Materiale Archeologice privind Istoria Veche a R. P. R., I, 1953, p. 13 e ss.