Matematico e fisico greco (3º sec. d. C.; secondo altri 2º, e anche 1º sec. d. C.). Mentre ben poco si sa della sua vita, quasi intatti ci sono giunti i suoi numerosi scritti (Pneumatica, Sulla costruzione degli automi, Traguardo, Metrica, Meccanica). Come matematico, E. è forse il massimo esponente della "geometria pratica" (ricerca di aree e volumi con metodi approssimati, calcoli numerici). Nella Metrica di E. si incontra per la prima volta la formula che esprime l'area S del triangolo per mezzo dei lati a, b, c (p essendo il semiperimetro), nota come formula di E. n E. fu grandissimo tecnico (fu detto ὁ μηχανικός), forse il maggiore dell'antichità (fu anche direttore della scuola meccanica di Alessandria). Oltre a nozioni teoriche, E. dà applicazioni e si compiace di giochi meccanici destinati a suscitare la meraviglia. Ancora oggi si ricordano l'eolipila, la fontana di E., l'odometro. Studiò le proprietà dei sifoni, sui quali basò la costruzione di giochi d'acqua.